Ucraina
Divisione amministrativa
La Popolazione
In breve
Link Utili
Il Clima
Città e Luoghi d'Interesse
-
La capitale Kiev (Kyiv in ucraino) è anche la città maggiore, seguita da Kharkiv, Dnipropetrovsk, Donetsk, Odessa, Lviv (Leopoli).
Siti UNESCO Patrimonio dell'Umanità
- La Cattedrale di Santa Sofia a Kyiv e il monastero di Pechersk Lavra; progettato per rivaleggiare con Santa Sofia a Costantinopoli, la Cattedrale divenne il simbolo del principato cristiano di Rus' di Kiev, evangelizzato dopo il battesimo di San Vladimiro nel 988; l'influenza del monastero di Pechersk Lavra contribuì alla diffusione della fede ortodossa nel mondo russo dal XVII al XIX secolo.
- Il centro storico di Lviv (Leopoli); fondata nel tardo Medioevo, L'viv fu per diversi secoli fiorente centro amministrativo, religioso e commerciale; la topografia urbana medievale si è conservata pressoché intatta, insieme a molti edifici del periodo barocco e successivi.
- L'Arco Geodetico di Struve — sito transnazionale condiviso con Bielorussia, Estonia, Finlandia, Lettonia, Lituania, Moldavia, Norvegia, Russia e Svezia.
- Le Foreste primordiali dei Faggi dei Carpazi, proprietà transnazionale con la Slovacchia, costituiscono uno straordinario esempio ancora indisturbato di foresta temperata; il sito comprende dieci nuclei separati su un percorso di 185 km dai Monti Rachiv e Chornohirskyi in Ucraina, fino ai Bukovské Vrchy e Vihorlát in Slovacchia. Le foreste comprendono un patrimonio genetico inestimabile del genere Fagus e molte specie associate e dipendenti in questi habitat forestali, e sono anche esempio di ricolonizzazione e sviluppo degli ecosistemi terrestri dopo l'ultima era glaciale, processo ancora in atto.
La Storia
Nel corso del XIV secolo la maggior parte dell'odierna Ucraina fu annessa alla Polonia e alla Lituania, tuttavia gli ucraini mantennero la consapevolezza della propria identità nazionale; i contadini ucraini sfuggiti alla schiavitù polacca vennero chiamati cosacchi, e divennero famosi per il loro spirito bellicoso e l'amore per la libertà. Nel 1667 l'Ucraina fu divisa tra Polonia e Russia, e nel 1793 anche i territori sotto la Polonia vennero integrati nell'Impero Russo.
Nel XIX secolo il Paese, ancora prevalentemente agricolo, era sotto il controllo dell'Impero austro-ungarico ad ovest e dell'impero russo nella restante parte. Scrittori e intellettuali ucraini, tra tutti l'eroe nazionale Taras Shevchenko (1814-1861), mantennero vivo lo spirito nazionalistico, decisi a far rivivere le tradizioni ucraine linguistiche e culturali e a ristabilire uno stato ucraino. Ma la Russia reagì con il divieto di utilizzare e studiare la lingua ucraina. Gli eventi della prima guerra mondiale e la rivoluzione russa portarono alla dissoluzione degli Imperi Asburgico e Russo, e gli ucraini ne approfittarono per rendersi indipendenti: nel 1918 la Repubblica Nazionale dell'Ucraina dichiarò l'indipendenza sotto la presidenza di Mykhaylo Hrushevsky. Dopo tre anni di conflitto e guerra civile, tuttavia, nel 1922 la parte occidentale venne incorporata nella Polonia, mentre l'area centrale e orientale veniva inclusa nell'Unione Sovietica come Repubblica Socialista Sovietica Ucraina.
Con l'ascesa al potere di Stalin, il regime di terrore e la campagna di collettivizzazione forzata, attuata attraverso una carestia artificiale ("Holodomor"), portarono alla morte da 3 a 7 milioni di contadini precedentemente indipendenti. Dopo l'invasione nazista e sovietica della Polonia nel 1939, le regioni occidentali ucraine vennero incorporate nell'Unione sovietica. Quando la Germania poi invase l'Unione Sovietica nel 1941, gli ucraini dell'area Occidentale inizialmente accolsero con favore quella che ritenevano una liberazione dal dominio comunista, ma ben presto dovettero ricredersi. I nazisti sterminarono circa 1 milione di ebrei ucraini sono stati uccisi), ma anche decine di migliaia di cittadini di etnia ucraina altri ucraini. Babyn Yar in Kiev fu il sito di una delle più orribili stragi naziste di ebrei e altri ucraini.
La resistenza contro l'autorità sovietica continuò anche nel dopoguerra; durante i periodi di relativa liberalizzazione - sotto Nikita Krusciov 1955-1964 e la "perestroika" di Mikhail Gorbaciov - i comunisti ucraini continuarono a perseguire obiettivi nazionalisti. Nel 1986 l'esplosione nella centrale nucleare di Chernobyl in territorio ucraino offrì ai nazionalisti l'occasione di mostrare al mondo le gravi contraddizioni del sistema sovietico, che cercò di mascherare la portata della catastrofe al suo stesso popolo. L'Ucraina ha dichiarato la propria indipendenza il 24 agosto 1991.
L'Economia
In forte crescita a partire dal 2000, l'economia dell'Ucraina ha subito un rallentamento a fine 2008 a causa della crisi globale. Il sistema economico nel 2010 è ancora gravato da eccessiva burocrazia e corruzione; le piccole e medie sono state ampiamente privatizzate, ma resta ancora molto da fare per settori chiave come l'energia e le telecomunicazioni.