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Croazia

flagLa Croazia - esistente come Repubblica di Croazia dal 25 giugno 1991 - grazie alla sua posizione lungo la costa orientale del mare Adriatico, si può ritenere un Paese centro-europeo e mediterraneo al tempo stesso.

Il Paese è ricco di risorse naturali, fiumi navigabili e pescosi, piante e specie animali rare, boschi di querce e sorgenti termali. Tra i paesaggi più tipici i vasti campi di grano della Slavonia, i boschi di Gorski Kotar, le pittoresche colline di Zagorje Hrvatsko, le splendide spiagge di Istria e Dalmazia sull'Adriatico, le 1185 isole, di cui solo una piccola parte abitate.

Croazia

Divisione amministrativa

La Croazia comprende venti contee (chiamate županija), cui va aggiunto il distretto della capitale Zagabria.
Le contee, che includono 122 città, 424 comuni e 6767 frazioni, sono: Medimurje, Ragusa e Narenta, Istria, Spalato e Dalmazia, Vukovar e Sirmia, Sebenico e Tenin, Osijek e Baranja, Zara, Brod e Posavina, Požega e Slavonia, Virovitica e Podravina, Lika e Segna, Litoraneo-montana, Bjelovar e Bilogora, Koprivnica e Križevci, Varasdino, Karlovac, Sisak e Moslavina, Krapina e Zagorje, Zagabria, Zagabria città

In breve

Area: 56.594 km² -- Popolazione: circa 4.4 milioni di abitanti -- Densità: 81 abitanti per km² -- Governo: repubblica parlamentare -- Capitale: Zagabria -- Lingua: Croato [L'italiano è molto diffuso sulla costa in Istria, nel Quarnaro e in Dalmazia. Nelle principali città costiere dell'Istria vige il bilinguismo (italiano e croato). Nella capitale e nei centri turistici costieri è diffusa la conoscenza dell'inglese e, in parte, del tedesco.] -- Religione: in maggioranza cristiana cattolica, minoranze di ortodossi e musulmani. -- Moneta: kuna (divisa in 100 lipa) -- Prefisso telefonico dall'Italia: 00385 -- Prefisso telefonico per l'Italia: 0039 -- Fuso orario: GMT+1 (stessa ora dell'Italia) -- Sigla automobilistica: HR -- Suffisso internet: .hr -- Membro di: WTO; dal 2004 è candidato ufficiale all'ingresso nell'UE

Link Utili

Ambasciata italiana in Croazia | Ente Nazionale Croato per il Turismo, Ministero degli Affari Esteri Croato -- Numeri Utili: Pronto intervento: 112, Polizia: 92, Vigili del fuoco: 93, Pronto intervento medico: 94, Soccorso stradale: 987, Centro Nazionale di Ricerca e Salvataggio in mare: 9155

Siti UNESCO Patrimonio dell'Umanità

logo Unesco
  • Il centro antico di Dubrovnik
  • Il Parco Nazionale dei Laghi Plitvice, tra Mala Kapela e Pljesivice in Licaonia, composto di 16 laghi collegati tra loro, suddivisi in laghi superiori (Proscansko, Ciginovac, Okrugljak, Batinovac, Veliko, Malo, Vir, Galovac, Milino, Jezerce, Burgeti e Kozjak) e inferiori (Milinovac, Gavranovac, Kaludjerovac e Novakovic Brod). I Laghi Superiori, circondato da fitte foreste e collegati da numerose cascate, si trovano in una valle dolomitica, mentre i più piccoli e meno profondi Laghi Inferiori, di origine calcarea in quanto formati dall'l'erosione delle volte di caverne sotterranee, sono circondati da una vegetazione rada di tassi. La maggior parte delle acque dei laghi di Plitvice proviene dai Fiumi Bianco e Nero, si fondono in un unico fiume a sud del Lago di Proscansko. Dopo la cascata di Sastavci nei Laghi Inferiori le acque confluiscono nel fiume Korana, che ha come tributario anche il fiume Plitvice. Le ripide scogliere dei laghi e del fiume Korana sono anche ricche di grotte.
  • La Basilica Eufrasiana a Porec, tra i monumenti bizantina meglio conservati nell'area del Mediterraneo, venne eretta nel VI secolo d.C. a Parenzo, ad opera del vescovo Eufrasio, ed è l'unica chiesa con la struttura originale ancora integra. La basilica è a tre navate, con la navata centrale separata dalle laterali da due serie di arcate. Le tre navate si concludono in absidi semicircolari, e nell'abside principale è il ciborio. Nell'angolo nord-orientale della basilica c'è la Cappella della Memoria, trilobata, collegata a un vestibolo ellittico, mentre il vestibolo esterno è collegato ad un ampio atrio di forma quadrata, lungo il cui lato occidentale è il battistero ottagonale. Tra il lato settentrionale dell'atrio e la riva del mare venne sempre nel VI secolo costruita una seconda grande chiesa, con l'asse perpendicolare all'asse della basilica principale, poi trasformata in palazzo vescovile. La Basilica è riccamente decorata in mosaici di stile bizantino che, assieme ai mosaici della Chiesa di San Vitale a Ravenna rappresentano i più significativi esempi di arte musiva in Europa. Nel XVIII secolo l'intero complesso subì notevoli danni, ed è stato completamente ristrutturato dopo la seconda guerra mondiale.
  • Il Palazzo di Diocleziano a Split (Spalato). L'imperatore romano Diocleziano trascorse gli ultimi anni della sua vita presso Spalato in Dalmazia, suo luogo natale, e vi fece costruire un palazzo imponente, che pur se modificato nel corso dei secoli ancora conserva gran parte dell'architettura originale. Ancora oggi si possono ammirare il mausoleo di Diocleziano, il Tempio di Giove, il colonnato lungo le strade, le chiese paleocristiane e le opere architettoniche di Juraj Dalmatinac.
  • La Cattedrale di St. Jakov (San Giacomo) a Sebenico è una basilica a tre navate con tre absidi e una cupola che raggiunge l'altezza interna di 32 m. La costruzione venne iniziata nel 1431 in stile gotico veneziano, e fu completata in stile toscano rinascimentale, per essere consacrata nel 1555. Nella prima fase lavorarono al progetto i maestri italiani Francesco di Giacomo, Lorenzo Pincino e Pier Paolo Bussato partecipato, insieme al mastri scalpellini Andrija Budčič e Grubiš Šlafčič (pareti longitudinali e due portali). Nel 1444, Juraj (Matejev) Dalmatinac assunse la direzione dei lavori e sotto la sua guida vennero realizzate le navate laterali, il presbiterio, l'abside decorata con una corona di 74 teste (forse ritratti dei cittadini eminenti di Sebenico) e la sacrestia. Nikola Firentinac ha continuato la costruzione (con il completamento delle navate laterali, la cupola e il progetto di volte del soffitto della pietra). Alla sua morte nel 1505 la Cattedrale venne infine completata da Bartolomeo e Giacomo de Mestre. La Cattedrale di Sebenico non ha elementi in muratura: pareti, volte e cupola sono realizzate in pietre tagliate montate a incastro. Il timpano della facciata principale è a forma di trifoglio, tra i più antichi del genere in Europa. All'interno la cattedrale è ricca di opere d'arte. La croce sull'altare della Santa Croce, risalente al 1455, è stata fatta da Juraj Petrovič. Sull'altare dei Tre Santi Re compaiono due bassorilievi in marmo raffiguranti degli angeli, opera di Nikola Firentinac e del pittore Bernardino Ricci. La statua del profeta (1594) è opera di Pavao Gospodnetič, il pulpito intagliato Jerolim Mondel (1624). Sull'altare di San Fabiano e San Sebastiano compare una tela di di Filip Zaninbertia. L'altare maggiore della Madre delle Lacrime risale al 1630.
  • La città di Trogir: fondata dai coloni greci dell'isola di Vis nel III secolo a.C. è oggi il centro romanico-gotico meglio conservato d'Europa centrale; la Città Vecchia, circondata da mura, comprende il castello, la torre e palazzi di epoca romanica, gotica, rinascimentale e barocca e la stupenda cattedrale, con il portale ad ovest capolavoro di Radovan, maggior esempio di arte gotico-romanica in Croazia.

Vademecum per il turista italiano

È richiesto documento di riconoscimento in corso di validità (passaporto o carta d'identità valida per l'espatrio); per guidare è sufficiente la patente italiana.

Città e Luoghi d'Interesse

  • Dubrovnik, città di grande storia, a lungo indipendente come Repubblica di Dubrovnik, è inclusa tra i siti patrimonio mondiale dell'UNESCO, una delle più belle e famose città del Mediterraneo. Le mura della Città Vecchia di Dubrovnik comprendono un complesso di edifici pubblici e privati, sacri e laici di tutte le epoche, a partire dal VII secolo d.C. Di particolare interesse sono Stradun, la via principale della città, il Palazzo del Rettore, la Chiesa di San Vlaho (San Biagio), la Cattedrale, i tre grandi conventi e gli edifici del Municipio e della Dogane.

Dove soggiornare in Croazia

In Croazia gli hotel sono suddivisi in cinque categorie: L, A, B, C e D. Nelle prime tre categorie, ciascuna camera è dotata di bagno privato, e c'è una tassa di soggiorno. Ci sono circa 150 campeggi lungo la costa adriatica e casinò a Zagabria, Rovigno, Cittanova, Umago, Opatija.

Il Clima

Il clima è prevalentemente continentale, ma a maggiori altitudini è di tipo alpino. Nelle regioni costiere, a sud dell'isola di Rab, il clima è mediterraneo. Il nord Adriatico (Istria, terraferma e isole del Quarnaro), ha un clima moderatamente continentale. Le foreste rappresentano il 36% della superficie, e nelle aree continentali dominano farnia, carpino, faggio e abete.

La Storia

I croati sono discendenti di slavo proveniente dall'Ucraina che si stabilì nell'attuale Croazia nel corso del VI secolo d.C. Dopo un periodo di autogoverno i croati nel 1091 si sottomisero alle autorità ungheresi. Nel secolo XV il timore dell'espansione ottomana indusse il Parlamento Croato ad offrire agli Asburgo il controllo della Croazia e nel secolo XVIII secolo gran parte della Croazia era libera dal controllo turco.

Nel 1868 la Croazia ottenne autonomia interna, pur rimanendo sotto l'autorità austro-ungarica. Dopo la Prima Guerra Mondiale e la caduta dell'impero austro-ungarico, la Croazia si unì al Regno di Serbi, Croati e Sloveni, che nel 1929 prese il nome di Jugoslavia e dopo la Seconda Guerra Mondiale divenne Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia sotto la guida del maresciallo Tito (Josip Broz).

Dopo la morte di Tito e la caduta del comunismo in tutta l'Europa orientale, la Federazione jugoslava cominciò a disgregarsi. La Croazia tenne le prime elezioni democratiche nel 1990 e l'anno successivo dichiarò la propria indipendenza dalla Jugoslavia. Un mese dopo esplose il conflitto tra Serbi e Croati. Nel gennaio del 1992 la mediazione delle Nazioni Unite ottenne la cessazione delle ostilità, che ripresero tuttavia l'anno successivo. Nel dicembre 1995, la Croazia firmò l'accordo di pace di Dayton. Da allora la nazione si è impegnata significativamente nell'attuare gli accordi di pace, nel promuovere il ritorno dei profughi, la riconciliazione nazionale e la democratizzazione.