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La Storia di Israele

bandiera IsraeleIl luogo di origine del popolo ebraico è la Terra d'Israele (Eretz Israel), in cui si è svolta una parte significativa della lunga storia della nazione. I primi mille anni sono raccontati nella Bibbia, in cui si formò anche l'identità culturale, religiosa e nazionale, anche dopo che la maggioranza della popolazione fu costretta all'esilio.
Durante i molti secoli di dispersione, il popolo ebraico non ha mai reciso né dimenticato il suo legame con la Terra natale, fino alla ricostituzione dello Stato d'Israele nel 1948. La grande ricchezza di reperti archeologici in Israele documenta le molte culture che vi si sono stabilite. Gerusalemme, la capitale di Israele, è stata al centro di una vasta attività archeologica che ha portato alla luce 5.000 anni di storia.

Immagini d'Israele

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Il Periodo Biblico: Dal 1700 al 600 a.C.

Abramo, Isacco e Giacobbe, patriarchi del popolo ebraico e portatori di una fede monoteistica, si stabilirono nella Terra d'Israele. Successivamente una grande carestia obbligò gli Israeliti a emigrare in Egitto. Al XIII secolo a.C. risale l'Esodo dall'Egitto; sotto la guida di Mosè gli Israeliti abbandonano l'Egitto, peregrinando per 40 anni nel deserto. In questo periodo Mosè ricevette la Torah, compresi i Dieci Comandamenti, sul monte Sinai.

Tra il XIII e il XII secolo a.C. gli Israeliti si stabiliscono nuovamente nella Terra d'Israele. Nel 1020 fu istituito il regime monarchico, con Saul. Intorno all'anno 1000 a.C Gerusalemme divenne la capitale del regno di Davide. Intorno al 960 il Primo Tempio, centro nazionale e spirituale del popolo ebraico, venne costruito a Gerusalemme dal re Salomone. Nel 930 il regno fu diviso in Giudea e Israele. Negli anni 722-720 a.C. Israele fu occupato dagli Assiri e 10 tribù mandate in esilio (le "Dieci Tribù Perdute). Nell'anno 586 a.C. la Giudea venne occupata dai Babilonesi, Gerusalemme e il Primo Tempio vennero distrutti, e la maggior parte degli ebrei esiliati.

L'Era del Secondo Tempio (538-142 a.C.) periodi persiano ed ellenistico

Tra il 538 e il 515 a.C. molti ebrei fecero ritorno da Babilonia e il Tempio fu ricostruito. Nel 332 conquistata da Alessandro Magno conquistò anche la Palestina, e venne instaurato un governo ellenistico. Tra il 166 e il 160 a.C. i Maccabei (o Asmonei) si ribellarono contro le restrizioni alla pratica del giudaismo e la profanazione del Tempio, e nel 142 ottennero l'autonomia, e nel 129 l'indipendenza sotto la monarchia degli Asmonei. Nel 63 a.C. Gerusalemme fu conquistata dal generale romano Pompeo, e iniziò la dominazione di Roma.

La dominazione romana e bizantina - 63 aC-636 dC

Il re Erode, vassallo di Roma, governa la Terra d'Israele; sotto il suo regno, tra il 20 e il 33 d.C., si colloca la predicazione di Gesù di Nazareth. Nel 66 gli Ebrei si ribellarono contro i romani, che nel 70 distrussero Gerusalemme e il Secondo Tempio; nel 73 dC crollò l'ultima resistenza ebraica a Masada. La distruzione totale di Gerusalemme e del Secondo Tempio fu catastrofica per il popolo ebraico. Secondo lo storico Giuseppe Flavio, centinaia di migliaia di ebrei morirono durante l'assedio di Gerusalemme e molte altre migliaia furono venduti come schiavi. Nel 132 dC Simon bar Kokhba guidò un'altra rivolta contro l'Impero Romano, costituendo uno Stato ebraico indipendente che governò per tre anni fino alla sua sconfitta nel 135. Nel 210 venne completata la Codificazione della legge orale ebraica (Mishna), e nel 390 il commento alla Mishna (Talmud).

Dal 313 al 636 Israele fu sotto la dominazione bizantina. In seguito all'adozione dell'imperatore Costantino del cristianesimo (313), la Terra di Israele divenne un'area prevalentemente cristiana. Vennero costruite chiese e monasteri cristiani sui luoghi sacri a Gerusalemme, Betlemme, in Galilea e in molte parti del paese.

Gli ebrei furono privati della loro relativa autonomia e del diritto di avere cariche pubbliche, e fu loro permesso di entrare a Gerusalemme solo un giorno ogni anno (il Tisha B'Av - nono di Av) per piangere la distruzione del Tempio. Nel 614 gli ebrei sostennero l'invasione persiana, ispirati da speranze messianiche di liberazione. In segno di gratitudine, i persiani concessero l'amministrazione di Gerusalemme; ma tre anni dopo l'esercito bizantino riconquistò la città e gli abitanti ebrei ne furono nuovamente espulsi.

La dominazione araba (632-1099)

Quattro anni dopo la morte di Maometto, nel 632, avvenne la conquista araba della Terra Santa e il dominio arabo durò più di quattro secoli, sotto i califfi di Damasco, Baghdad ed Egitto. All'inizio riprese l'insediamento ebraico in Gerusalemme, e alla comunità ebraica venne concesso lo status di dhimmi (non-musulmani protetti), che ne salvaguardava la vita, la proprietà e la libertà di culto, in cambio del pagamento di un testatico e imposte patrimoniali.

Tuttavia, le successive restrizioni contro i non-musulmani a partire dal 717 e l'imposizione di pesanti tasse costrinsero molti a spostarsi o a lasciare il paese. Alla fine del secolo XI la comunità ebraica in Terra era diminuita considerevolmente e aveva perso parte della sua coesione organizzativa e religiosa.

Nel luglio del 1099, dopo cinque settimane di assedio, i cavalieri della Prima Crociata e il loro "esercito marmaglia" conquistarono Gerusalemme, massacrando la maggior parte degli abitanti non cristiani della città. Barricati nelle loro sinagoghe, gli ebrei difesero il loro quartiere, solo per morire tra le fiamme o essere venduti come schiavi.

La dominazione cristiana (1099 - 1187)

Nel corso dei decenni che seguirono, i Crociati estesero il loro potere sul resto del paese che governarono fino al 1291, in quello che fu conosciuto come il Regno Latino di Gerusalemme. I Crociati riaprirono i collegamenti con l'Europa, rendendo popolari i pellegrinaggi in Terra Santa. Un numero crescente di ebrei cercava di ritornare in patria, come il gruppo di 300 rabbini provenienti da Francia e Inghilterra che si insediarono a San Giovanni d'Acri (Akko), e Gerusalemme.

La dominazione dei Mamelucchi (1187 - 1517)

Nel 1187 un esercito islamico sotto Saladino conquistò Gerusalemme e dal 1291 al 1516 Israele fu sotto i Mamelucchi. Israele divenne una provincia in grave declino sotto il governo di Damasco. I porti di Akron, Jaffa, e altri vennero distrutti per paura di nuove crociate, il commercio marittimo e terrestre fu interrotto. Verso la fine del Medioevo, le città erano praticamente in rovina, la maggior parte di Gerusalemme era stato abbandonato, e la sparuta comunità ebraica sopravviveva in estrema povertà. Il periodo della dominazione mamelucca fu anche funestato da sconvolgimenti politici ed economici, pestilenze, invasioni di locuste e terremoti devastanti.

La dominazione dei Turchi Ottomani (1517 - 1917)

In seguito alla conquista ottomana nel 1517, la Terra d'Israele fu divisa in quattro distretti, che facevano capo amministrativamente alla provincia di Damasco ed erano governati da Istanbul. A quel tempo vi risiedevano solo circa un migliaio di famiglie ebree, soprattutto a Gerusalemme, Nablus (Sichem), Hebron, Gaza, Safed (Tzfat) e nei villaggi della Galilea.

In un primo momento il dominio ottomano portò dei miglioramenti stimolando l'immigrazione ebraica, e la popolazione verso la metà del XVI secolo era salita a circa 10.000 ebrei; Gerusalemme divenne un fiorente centro tessile e vi si sviluppò un'intensa attività intellettuale con lo studio della Kabbalah e della legge ebraica.

Con il graduale declino dell'Impero ottomano, Israele venne lasciato nell'abbandono. Verso la fine del XVIII secolo gran parte della terra era di proprietà di latifondisti assenti, e la tassazione era paralizzante. Le grandi foreste della Galilea e del monte Carmelo erano state spogliate, la palude e il deserto occupavano terreni agricoli.

Il XIX secolo vide i primi segnali di progresso, con l'arrivo di varie potenze occidentali e attività missionarie. Studiosi europei e americani diedero inizio a studi di archeologia; la Gran Bretagna, Francia, Russia, Austria e Stati Uniti aprivano consolati a Gerusalemme; le comunicazioni via mare da e per l'Europa divennero regolari grazie alle navi a vapore, arrivarono i collegamenti telegrafici e postali, vennero costruite le prime strade. La rinascita della Terra d'Israele al crocevia di tre continenti venne poi accelerata con l'apertura del Canale di Suez.

Di conseguenza, anche la situazione degli ebrei del paese iniziò lentamente a migliorare, e il loro numero aumentò notevolmente. Nel 1860 venne costruito il primo quartiere fuori dalle mura della Città Vecchia di Gerusalemme. Tra il 1882 e il 1903 ebbe luogo la prima Aliya, immigrazione su vasta scala di ebrei, principalmente dalla Russia a causa dei pogrom di epoca zarista.

Nel 1897 si tenne il Primo Congresso Sionista, convocato da Theodor Herzl a Basilea in Svizzera, e venne fondata l'Organizzazione Sionista. Tra il 1904 e il 1914 ebbe luogo la seconda Aliya, principalmente dalla Russia e dalla Polonia. Nel 1909 a Degania sorse il primo kibbutz (kibbutzim plurale), comunità collettiva tradizionalmente basata sull'agricoltura, e la prima città moderna tutta ebraica, Tel Aviv. Nel 1917 i 4 secoli di dominio ottomano si conclusero con la conquista britannica, e il Ministro degli Esteri britannico Balfour si impegnò a sostenere l'istituzione di una patria per la nazione ebraica in Palestina.

Dominio britannico - 1918-1948

Negli anni 1919-1923 ebbe luogo la terza Aliya, principalmente dalla Russia comunista. Intanto sotto il dominio coloniale britannico sorgevano le prime istituzioni: nel 1920 l' Histadrut (Federazione Generale del Lavoro), l'Haganah (Organizzazione di Difesa Ebraica) e il Vaad Leumi (Consiglio nazionale). Nel 1921 fu fondato Nahalal, il primo "moshav" (villaggio cooperativo). Nel 1922 la Gran Bretagna ricevette il Mandato per la Palestina dalla Società delle Nazioni, istituendo la Transgiordania su tre quarti del territorio e riservandone un quarto alla nazione ebraica.

Tra il 1924 e il 1932 ebbe luogo la Quarta Aliya, soprattutto dalla Polonia, e tra il 1933 e il 1939 la Quinta Aliya, principalmente dalla Germania. Intanto con il crescere della comunità ebraica in Palestina con l'istituzione anche di scuole e università, cresceva il risentimento arabo.

Il 24 agosto 1929 ebbe luogo il cosiddetto massacro di Hebron: un gruppo di arabi incitati alla violenza dalle voci che gli ebrei stavano massacrando gli arabi a Gerusalemme e prendendo il controllo dei luoghi santi musulmani, uccisero 67 ebrei a Hebron. Questo massacro, cui fece seguito il 29 agosto dello stesso anno, quello di Safed in cui morirono circa 20 ebrei, ebbe vasta eco nelle comunità ebraiche in Palestina e in tutto il mondo.

Durante il massacro di Hebron vennero saccheggiate case ebraiche e sinagoghe; a onor del vero, diciannove famiglie locali arabe salvarono 435 ebrei nascondendoli nelle proprie case con grande rischio per se stessi. I sopravvissuti vennero poi evacuati da Hebron da parte delle autorità britanniche. I massacri portarono allo sviluppo dell'organizzazione paramilitare Haganah, che sarebbe diventata il nucleo delle Forze di Difesa israeliane. Nel 1944 si costituì la Brigata Ebraica come parte delle forze britanniche.

L'Era Moderna (dal 1947)

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, l'Olocausto e la Shoah, nel 1947 le Nazioni Unite proposero la creazione di stati arabi ed ebrei in Terra Santa con una risoluzione dell'Assemblea generale del 29 novembre 1947. Il 14 maggio 1948 David Ben-Gurion, icapo esecutivo dell'Organizzazione Sionista Mondiale e presidente dell'Agenzia ebraica per la Palestina, dichiarò l'istituzione di uno stato ebraico indipendente dal Mandato Britannico per la Palestina. Gli stati arabi vicini invasero Israele il giorno successivo a sostegno degli arabi palestinesi.

Da allora Israele ha combattuto diverse guerre con i vicini stati arabi, occupando la Cisgiordania, la Penisola del Sinai, la Striscia di Gaza e le alture del Golan. Porzioni di questi territori, compresa Gerusalemme Est, sono state annesse da Israele, ma il confine con la Cisgiordania - che fa parte, assieme alla Striscia di Gaza, dei "Territori Palestinesi Occupati", non è stato ancora definito in modo permanente. Israele ha firmato trattati di pace con Egitto e Giordania, ma i tentativi di risolvere il conflitto israelo-palestinese non hanno finora portato in pace.