Alaska, U.S.A.
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Il Territorio
Il 5% dell'intera superficie è coperta dai circa 100.000 ghiacciai, di cui il maggiore è il Malaspina (2200 kmq), e ci sono oltre 70 vulcani potenzialmente attivi in Alaska; l'eruzione vulcanica più violenta in tempi recenti avvenne nel 1912 con il Novarupta, che determinò la creazione della Ten Thousand Smokes Valley, oggi parte del Katmai National Park. L'Alaska è zona ad alta sismicità, con circa 1000 terremoti all'anno superiori a 3.5 Richter, e tre dei più forti eventi sismici mai registrati al mondo; il maggior terremoto registrato nell'America Settentrionale, con una magnitudo momento di 9.2, avvenne in Alaska il 27 marzo 1964, con 131 vittime e la distruzione di molti centri abitati.
Lo Stato può essere suddiviso geograficamente in cinque diverse regioni: Inside Passage, Southcentral, Interior, Far North and Southwest.
- Il Far North, oltre il Circolo Polare Artico, comprende le subregioni Arctic Coast (1), Brooks Range (2) e Western Arctic (3); è la terra degli eschimesi Inupiat, molti dei quali vivono ancora al limite della sussistenza e tramandano la propria storia oralmente di generazione in generazione. L'Estremo Nord è ricco di meraviglie naturali, ed accessibile da Fairbanks e Anchorage tramite jet o piccoli velivoli.
- La regione dell'Interior comprende le subregioni Western Interior (4), Northeast Interior (5), Fairbanks (6), Denali National Park (7), Alaska Highway (8).
- Il Southwest comprende le subregioni Yukon-Kuskokwim River Delta (9), Bristol Bay (10), Alaska Peninsula (11), Pribilof Islands (12), Aleutian Islands (13) con una superficie di 37.800 kmq, la cui estremità occidentale è territorio russo, abitato prevalentemente da eschimesi; e infine l'Arcipelago Kodiak (14).
- Il Southcentral comprende le subregioni di Mat-Su Valley (15), Copper River Valley (16), Anchorage (17), Prince William Sound (18), Kenai Peninsula (19).
- L'Inside Passage comprende le sub-regioni Northern Region (20), Glacier Bay Area (21), con 16 ghiacciai che arrivano fino al mare, e la Southern Region (22).
Il Clima
Il riscaldamento globale è molto più evidente in Alaska che nel resto del mondo. In trent'anni le temperature medie sono aumentate in Alaska di tre gradi Celsius, e ulteriori innalzamenti determineranno lo scongelamento rapido del permafrost, su cui corrono molte delle strade e il grande gasdotto, con conseguenze inimmaginabili anche sull'ecologia della regione.
L'Economia
Luoghi d'Interesse
- Anchorage, maggiore città dell'Alaska con circa 260mila abitanti (2009) popolare destinazione turistica e cuore commerciale della regione, con alberghi di lusso e ristoranti rinomati, circondata da un vasto sistema di piste ciclabili.
- Sitka, nella Northern Region, capitale russa dal 1808 al 1867, con la Cattedrale di St. Michael's e la Casa Vescovile del primate ortodosso, lo Sheldon Jackson Museum che preserva artefatti dei nativi, il Sitka National Historical Park con totem e centro culturale, e l'Alaska Raptor Center, che ospita aquile e altri rapaci.
- Ketchikan, il porto più meridionale, da cui salpano la maggior parte delle crociere e charter per l'Inside Passage, con il Tongass Historical Museum, che illustra la storia dei nativi e l'industria della pesca, il Saxman and Totem Bight State Park, con la maggior collezione di totem al mondo, la "Dolly’s House," antica casa d'appuntamenti dei tempi della frontiera.
- Glennallen, punto di partenza per itinerari nelle Wrangell Mountains, incluse nel Wrangell-St. Elias National Park and Preserve è il più grande parco nazionale degli Stati Uniti, paradiso di pesca sportiva e rafting fluviale, con molti siti storici dei nativi e antiche cittadine minerarie come McCarthy e Kennicott.
- Barrow, sul Mar Glaciale Artico, uno tra i maggiori insediamenti eschimesi e la città più settentrionale degli Stati Uniti, con 82 giorni di sole ininterrotto dall'alba del 10 maggio al tramonto del 2 agosto. Da visitare l'Inupiat Heritage Center che documenta la vita dei popoli indigeni, il Will Rogers e Wiley Post Monument, dedicato alle due celebri vittime dell'incidente areo del 1935, la stazione baleniera del 1893 di Cape Smythe Whaling and Trading Station, e il sito archeologico Birnirk circa 3 km a nord del campo d'aviazione di Barrow, costituito da 16 abitazione a tumulo della cultura Birnirk, risalente al 500-900 d.C., importante anello di congiunzione tra le culture preistoriche dell'Alaska e del Canada.
- Il Denali National Park, una delle aree naturali più importanti del continente americano, con una superficie di 24585 kmq, ospita pressoché tutte le specie di flora e fauna dell'Alaska.
- Il sito Unesco condiviso con il Canada dei sistemi Kluane, Wrangell-St. Elias, Glacier Bay e Tatshenshini-Alsek, a confine con le province canadesi della British Columbia e Yukon, con un'estensione totale di 130mila kmq, regione tettonicamente attiva con processi di glaciazione ancora in corso. Ambiente geo-climatico unico, comprende spettacolari ghiacciai, icepack, marine, foreste costiere, montane, sub-alpine e tundre, con conseguente elevata biodiversità, grazie anche alle valli fluviali del Tatshenshini e dell'Alsek che consentono le migrazioni degli animali. La fauna comprende specie endemiche e a rischio d'estinzione come grizzly, caribou e bighorn bianco.
- La Penisola di Kenai, con il porto di Seward da cui ogni giorno partono crociere per il Fjords National Park, ove è possibile avvistare balene, foche e leoni marini, e camminare sul pack dell'Icefield Harding, ai margini del ghiacciaio Exit.
La Storia
Nel 1728 il navigatore danese Vitus Bering fu inviato dallo zar Pietro il Grande ad esplorare il Pacifico settentrionale attraversò lo stretto che oggi porta il suo nome, e nella sua seconda spedizione del 1733 portò con sé il naturalista George Wilhelm Steller; il 15 luglio 1741 Alexei Chirikof, membro della spedizione Bering, avvistò la terraferma dell'Alaska. Negli anni successivi i russi iniziarono la colonizzazione della costa, dedicandosi come attività prevalente alla caccia della lontra marina, ma la colonia non fu mai redditizia a causa del costo delle navi.
Tra il 1774 e il 1792 la Spagna inviò sette spedizioni alla ricerca del Passaggio a Nord-Ovest, di cui andò in cerca nel 1776 anche il capitano inglese James Cook. Intanto i russi fondarono i primi insediamenti: nel 1784 Three Saints Bay dell'isola di Kodiak, nel 1799 Old Sitka, distrutto nel 1802 dai nativi Tlingit, e ricostruito tre anni dopo. Nel 1805 Yurii Lisianski salpò per Canton con il primo carico di pellicce per la Cina. A partire dal 1824 i Russi iniziarono l'esplorazione della terraferma, seguendo i fiumi Nushagak, Kuskokwim, Yukon, and Koyokuk Rivers. Nel 1840 venne istituita la Diocesi Russa Ortodossa, con la facoltà di usare la lingua dei Nativi nella liturgia. Nel 1853 i trapper russi scoprirono il petrolio nel Cook Inlet, e nel 1857 iniziò l'estrazione del carbone a Coal Harbor sulla penisola del Kenai, e nel 1861 venne scoperto l'oro presso Telegraph Creek.
Nel 1859 il delegato diplomatico americano Edward de Stoeckl ricevette l'incarico di negoziare con i russi la vendita dell'Alaska. Le trattative si conclusero nel 1867 con l'acquisto dell'Alaska da parte del Segretario di Stato americano William H. Seward per 7,2 milioni dollari, somma enorme per il tempo, che valse all'Alaska il soprannome di "Seward's Folly".
Ma Seward ebbe la sua rivincita quando iniziò la corsa all'oro nel Klondike, e in tempi più recenti con la scoperta di vasti giacimenti petroliferi. Subito dopo l'acquisizione la regione venne controllata dall'esercito e dalla marina statunitense, ma ben presto la popolazione civile iniziò a crescere con l'arrivo di coloni, e nel 1884 venne nominato un governatore; nel 1906 l'Alaska aveva un proprio rappresentante al Congresso degli Stati Uniti, anche se senza diritto di voto. Nel 1912 venne concesso l'auto-governo, e la capitale fu posta a Juneau, spostandola da Sitka, che era stata la capitale della colonia russa.
Durante la II Guerra Mondiale l'area fu teatro della Battaglia delle Aleutine tra Alleati e Giappone. Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, durante la Guerra Fredda, iniziarono le procedure per l'ingresso nell'Unione, che divenne ufficiale il 3 gennaio 1959, allorché l'Alaska divenne il 49° stato degli Stati Uniti. Nel 1968 vennero scoperti nuovi giacimenti petroliferi e iniziò la costruzione del gasdotto Trans Alaska Pipeline, le cui entrate contribuirono al ripristino delle iinfrastrutture del Paese. Dopo il terremoto del 1964, nel 1989 ci fu l'ulteriore disastro della petroliera Exxon Valdez, che si incagliò nello stretto di Prince William riversando in mare tra 42mila e 130mila metri cubi di greggio e danneggiando 1.600 km di costa.