Perù
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La Popolazione
La famiglia dei nativi Quechua si basa su nuclei più piccoli e su un sistema patrilineare, che non include i parenti della moglie. La maggior parte dei nativi peruviani vivono nelle aree urbane costiere, spesso in situazione di grande povertà, oppure sugli altopiani andini, dove il sostentamento principale viene dalle attività tradizionali dell'agricoltura, allevamento e tessitura e ancora non sono arrivati beni di consumo quali televisori ed elettrodomestici. Le famiglie dell'alta borghesia di discendenza spagnola non si mescolano frequentemente con il resto della popolazione.
Più del 90% dei peruviani sono cattolici; il cattolicesimo, religione di stato, è una forza potente nella vita politica e nelle attività quotidiane. Nelle comunità native il permanere di tradizioni indigene ha dato vita a un misto di cattolicesimo e pratiche religiose Inca, basate sull'adorazione di varie divinità tra cui le maggiori sono Viracocha (il Creatore) e Pacha Mama (la Madre Terra), il Sole, la Luna e altri fenomeni naturali.
La maggior parte dei peruviani parlano spagnolo, e circa un quarto parla quechua, la lingua degli Incas, che ha avuto notevole influenza sulla lingua spagnola, in particolare nella denominazione di piante, animali, alimenti e vestiti. La lingua aymara è parlata nelle Ande meridionali e intorno al lago Titicaca.
Città e Luoghi d'Interesse
- Il complesso archeologico di Huaca Rajada (Señor de Sipán), situato a 35 km da Chiclayo, è composto da due piramidi di adobe (impasto di argilla, sabbia e paglia essiccata al sole) e di una piattaforma dove nel 1987 vennero scoperte delle camere funerarie nobiliari della civiltà Moche, che governò la valle tra il secondo e terzo secolo d.C.
- Il Complesso Archeologico El Brujo, a 60 km da Trujillo, è costituito da tre edifici principali, Huaca Prieta, Huaca El Brujo e Huaca Cao Viejo, che mostrano figure in rilievo e dipinti murali, tra cui una famosa rappresentazione policroma di prigionieri e danzatori; recentemente è stata rinvenuta la mummia di una dignitaria soprannominata "la Signora di Cao", con abbigliamento di grande interesse.
La Storia
Gli Spagnoli, attratti dalla grande ricchezza degli Inca, occuparono il Perù tra il 1520 e il 1530 con una guerra estenuante sotto la guida del conquistatore Francisco Pizarro, che occupò Cuzco nel 1533, fondò Lima nel 1535, e in un decennio consolidò il potere spagnolo con l'imposizione di un viceré e l'introduzione di leggi e usanze europee. I nativi vennero obbligati a diventare cristiani, assumere nomi spagnoli, e costretti a lavorare nelle piantagioni e nelle miniere. Grazie alla grande ricchezza di oro e argento andino, il Perù divenne la principale fonte di ricchezza del potere spagnolo; nell'arco dei 300 anni di occupazione coloniale centinaia di migliaia di europei immigrarono dalla Spagna in cerca di fortuna, e Lima divenne una delle capitali coloniali e principale roccaforte spagnola in America insieme a Città del Messico.
Nel secolo XIX prese vigore il movimento indipendentista grazie a peruviani nativi come Tupac Amaru e Maria de parado Bellido, e di ispanici come il Generale argentino José de San Martin e il condottiero venezuelano Simón Bolívar. Il Perù infine ottenne l'indipendenza il 28 luglio 1821, e nei decenni successivi si alternarono governi democratici e dittature militari. Il periodo più recente di governo militare (1968-1980) iniziò quando il generale Juan Velasco Alvarado rovesciò il presidente eletto Fernando Belaunde Terry. Velasco intraprese un vasto programma di riforma agraria e nazionalizzò l'industria ittica, alcune compagnie minerarie e petrolifere e diverse banche. Nel 1975 Velasco venne sostituito dal generale Francisco Morales Bermudez, che cercò di attenuare gli abusi autoritari dell'amministrazione precedente, ristabilire l'economia del paese, e preparare il ritorno al governo civile sotto una nuova costituzione. Nel maggio 1980 il presidente Belaunde Terry fu rieletto da una maggioranza schiacciante.
Gli anni 1982-1990 furono tormentati dai problemi economici ereditati dal precedente governo militare, forte indebitamento estero, diffusa povertà e disoccupazione. Il calo dei prezzi internazionali delle materie prime combinato alle calamità naturali del "Niño" nel biennio 1982-83 determinarono un crollo della produzione e dei salari, con l'aumento della disoccupazione e dell'inflazione. Il collasso economico portò a un peggioramento delle condizioni di vita delle classi più povere, fornendo terreno fertile a due gruppi terroristici - Sendero Luminoso nelle zone rurali, e il Movimento Rivoluzionario Tupac Amaru (MRTA) a Lima - che gettarono il Paese nel caos. I terroristi erano finanziati in parte dai cartelli dei narcotrafficanti, che avevano stabilito la loro roccaforte nelle Ande peruviane. Perù e Bolivia sono infatti tra i maggiori produttori mondiali di coca, con circa i quattro quinti della produzione sudamericana. Nel 1985 venne eletto presidente Alan García Pérez dell'Alianza Popular Revolucionaria Americana (APRA), che non riuscì a gestire la crisi economica e si trovò di fronte all'iperinflazione, che era passata dal 7.650% del 1990 al 139% nel 1991.
Nel 1990 gli elettori scelsero come presidente Alberto Fujimori, un matematico relativamente sconosciuto, che si assunse l'onere di un cambiamento radicale, attuando immediatamente drastiche riforme economiche per affrontare l'inflazione, ma si trovò di fronte l'opposizione del Congresso a qualsiasi atto di forza contro il terrorismo. Il 4 aprile 1992 Fujimori sciolse il Congresso con un "auto-colpo di stato", modificò la Costituzione, e convocò nuove elezioni per il Congresso, riuscendo in seguito a governare senza ostacoli. Il governo disperse i rivoluzionari del Sendero Luminoso e MRTA, commettendo tuttavia numerose violazioni dei diritti umani, privatizzò aziende statali, rimosse le barriere agli investimenti, e migliorò in modo significativo le finanze pubbliche. Il terzo mandato di Fujimori fu segnato da incertezza politica ed economica, e scandali per corruzione; nel luglio del 2000 Fujimori fu costretto a indire nuove elezioni in cui egli non si sarebbe candidato, poi fuggì in Giappone e si dimise dalla carica.
Nel luglio del 2001 entrò in carica il nuovo presidente eletto, Alejandro Toledo, sotto la cui amministrazione si è consolidato il ritorno alla democrazia e alla libertà di stampa, e sono iniziati i procedimenti giudiziari per le violazioni dei diritti umani commesse tra il 1980 e il 2000. Fujimori è stato arrestato in Cile nel 2005 ed estradato in Perù e ripetutamente condannato in vari processi. Sotto la presidenza di Toledo, il Perù ha firmato un accordo commerciale con gli Stati Uniti, ha avviato la costruzione di una strada che collegherà il Brasile e l'interno del Perù alla costa del Pacifico, e ha visto un boom economico impressionante. Nel 2005 il governo ha implementato il programma "Juntos", con l'obiettivo di raddoppiare il reddito di quasi la metà dei peruviani che vivono ancora al di sotto della soglia di povertà.
Nel 2006 Alan García Pérez è tornato alla presidenza con il programma di migliorare la condizione sociale del Perù, bilanciando la stabilità economica con un aumento della spesa sociale; il governo Pérez ha anche cercato di stimolare le relazioni internazionali del Paese, firmando accordi commerciali con Canada, Singapore e Cina, e ha avviando negoziati commerciali con Corea, Giappone e Unione Europea.
Siti UNESCO Patrimonio dell'Umanità
- La Zona Archeologica di Chan Chan, nel dipartimento di La Libertad, copre un'area di circa 20 kmq. Capitale del Regno Chimor della cultura Chimú che raggiunse il suo apogeo nel XV secolo, Chan Chan fu la città più grande dell'America precolombiana, e con la sua divisione in nove 'cittadelle' formanti unità autonome riflette la rigida stratificazione politica e sociale di questa civiltà precedente l'impero Inca.
- Il Sito archeologico di Chavín de Huántar, nel dipartimento di Ancash, 462 km a nordest di Lima a 3.177 m s.l.m.; situata lungo il versante orientale della Cordillera Blanca alla confluenza dei fiumi Huacheksa e Mosna tra la costa e la giungla, la città godeva di una posizione ideale per il commercio; la civiltà Chavin si sviluppò tra il 1500 e il 300 a.C., ed è tra i siti pre-colombiani più antichi; i resti rivelano un'architettura complessa di terrazze e piazze, circondata da edifici costruiti in pietre squadrate, con decorazioni prevalentemente zoomorfiche.
- La città di Cuzco, situata nel cuore delle Ande, divenne sotto il dominio dell'Inca Pachacutec un complesso centro urbano con distinte funzioni religiose e amministrative; anche il territorio circostante era articolato in aree separate per la produzione agricola, artigianale e manifatturiera. Nel XVI secolo i conquistatori spagnoli mantennero la struttura originaria costruendo chiese e palazzi sulle rovine dei templi e monumenti Inca.
- Il Centro Storico di Lima, tra i siti più importanti del Perù, formato dai quartieri del Cercado de Lima e Rímac; la "Città dei Re" fu capitale dei domini spagnoli in Sud America fino alla metà del XVIII secolo, e molti degli edifici sopravvissuti ai vari terremoti, come il Convento de San Francisco, sono il risultato della collaborazione tra artigiani locali e maestranze del Vecchio Continente.
- Il Santuario Storico di Machu Picchu (in lingua quechua "Montagna Vecchia") è il nome contemporaneo di un "llaqta", antico villaggio andino Inca, forse chiamato Picchu o Picho, costruito in pietra verso la metà del XV secolo a 2,430 m s.l.m., sul promontorio roccioso che collega le montagne Machu Picchu e Huayna Picchu delle Ande centrali, nel Perù meridionale. Machu Picchu sarebbe stata una delle residenze di Pachacutec, il primo imperatore Inca (1438-1470), ma alcuni degli edifici più belli e l'evidente carattere cerimoniale dalla principale strada di accesso al llaqta indicherebbero che fosse un santuario, anche se le due funzioni di palazzo imperiale e santuario non sarebbero state incompatibili. Machu Picchu è considerato un capolavoro di architettura e ingegneria, e per le eccezionali caratteristiche architettoniche e paesaggistiche e il velo di mistero che circonda il sito è diventata una delle destinazioni turistiche più popolari al mondo. Il sito Unesco include anche l'ambiente naturale di straordinaria bellezza della foresta tropicale con la sua ricca diversità di flora e fauna.
- Il Centro Storico di Arequipa, seconda città del Perù, costruito con la roccia vulcanica bianco perla chiamata sillar, da cui i soprannomi di La Ciudad Blanca, o Roma americana, è un bell'esempio della fusione di tecniche di costruzione europee e native, attraverso l'opera di architetti e capomastri spagnoli e muratori creoli o indios.
- Il Parco Nazionale Huascarán, nel dipartimento di Ancash, è anche Riserva Mondiale della Biosfera; situato nella Cordillera Blanca, la più alta catena montuosa tropicale al mondo, che raggiunge i 6.768 metri di altitudine col Monte Huascarán, comprende profondi burroni attraversati da fiumi, laghi e ghiacciai, e ospita una variegata vegetazione di grande bellezza e specie endemiche come l'orso dagli occhiali e il condor andino.
- Le Linee e geoglifi di Nazca e delle Pampa di Jumana, nell'arida pianura costiera peruviana circa 400 chilometri a sud di Lima tra le città di Nazca e Palpa; i geoglifi coprono circa 450 kmq e comprendono diverse centinaia di disegni, da semplici linee a complesse figure zoomorfe, fitomorfe e geometriche, alcune lunghe anche vari chilometri, incise sulla superficie terrestre tra il VI secolo a.C. e il VI secolo d.C.; l'aspetto più sorprendente è che queste linee possono essere viste nella loro interezza solo sorvolando il deserto, e tuttora rappresentano uno dei più grandi enigmi dell'archeologia, anche se si presume avessero una funzione rituale legata all'astronomia.
- Il Parco Nazionale del Manú, nei dipartimenti di Madre de Dios e Cusco, nelle province di Manu e Paucartambo, con un'altitudine che va da 300 m alla confluenza dei fiumi Manú e Río Alto Madre de Dios fino ai 3800 metri al vertice dell'Apu Kañajhuay, con un'estensione di 1.5 milioni di ettari; nella foresta vergine del Parco sarebbe nascosta secondo la leggenda Paititi, la città perduta degli Inca. L'enorme parco ospita una vasta gamma di specie animali e vegetali, tra cui 850 tipi di uccelli, specie rare come la lontra e l'armadillo gigante, e vi si registra anche la presenza del giaguaro.
- Il Parco Nazionale del Fiume Abiseo, nei dipartimenti di Amazonas e San Martín, include una delle poche aree ancora disabitate delle Ande, e ospita specie di fauna e flora della foresta pluviale endemiche di questa regione Andina, tra cui la scimmia lanosa dalla coda gialla, che si pensava estinta, e comprende numerosi siti archeologici pre-colombiani.
- La Città Sacra di Caral-Supe, il più importante sito archeologico dei 18 insediamenti noti appartenenti alla civiltà di Caral-Supe o Norte Chico, la più antica d'America, nella valle omonima 200 km a nord di Lima, datata a oltre 5000 anni fa e contemporanea quindi alle antichissime civiltà di Cina, Egitto, India e Mesopotamia. Il sito archeologico copre 626 ettari in un altopiano arido e desertico che si affaccia sulla verde valle del fiume Supe. Eccezionalmente ben conservato, colpisce per la progettazione e complessità degli elementi architettonici, in particolare le piattaforme monumentali di pietra e terra e i cortili circolari, e le sei grandi strutture piramidali; il ritrovamento sul sito di un quipu, sistema mnemonico di corde di lana o cotone e nodi, a uno o più colori sviluppato nelle civiltà andine per la contabilità da parte dei funzionari dell'impero Inca, mostra il notevole grado di sviluppo e complessità raggiunto dalla civiltà Caral.
L'Economia
Il Paese è ricco di gas naturale e petrolio. Nell'agosto 2004 è stato inaugurato il progetto Camisea, che mira a ridurre la dipendenza dal diesel importato spostandosi verso il GPL, e ad incrementare le esportazioni di gas liquido verso il Messico e la costa occidentale degli Stati Uniti, trasformando il Perù in un esportatore netto di energia. Il Perù è ricco anche di risorse minerarie: primo produttore mondiale di argento, è al secondo posto per lo zinco, al terzo per rame e stagno, al quarto per il piombo, al sesto per l'oro, e le esportazioni di minerali, che hanno sempre rappresentato la parte maggiore delle esportazioni, raggiungendo il 63% nel 2008.