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Honduras

bandiera HondurasLa Repubblica dell'Honduras è il secondo Paese per grandezza dell'America Centrale, affacciato sia sull'Oceano Atlantico che sul Pacifico. Il Paese vanta le rovine di Copán, culla dell'antica civiltà Maya, e la seconda barriera corallina al mondo dopo quella australiana, nel Golfo di Bahía.

In breve

Area: 112.492 km² -- Popolazione: circa 8 milioni di abitanti -- Densità: 70 abitanti per km² -- Governo: repubblica presidenziale -- Capitale: Tegucigalpa e Comayagüela -- Lingua: spagnolo -- Religione: cattolica (87%) -- Moneta: lempira (HNL) -- Prefisso telefonico: dall'Italia 00504 -- Prefisso telefonico: per l'Italia 0039 -- Fuso orario: UTC-6 (sette ore in meno rispetto all'Italia) -- Sigla Automobilistica: -- Suffisso internet: .hn -- Membro di: ONU, Grupo de Río, AEC, Petrocaribe

Honduras

Divisione amministrativa

L'Honduras è diviso in 18 dipartimenti con le città di Tegucigalpa e Comayagüela come capitale congiunta. I dipartimenti, con capitale tra parentesi, sono: Atlántida (La Ceiba), Choluteca (Choluteca), Colón (Trujillo), Comayagua (Comayagua), Copán (Santa Rosa de Copán), Cortés (San Pedro Sula), El Paraíso (Yuscarán), Francisco Morazán (Tegucigalpa), Gracias a Dios (Puerto Lempira), Intibucá (La Esperanza), Islas de la Bahía (Roatán), La Paz (La Paz), Lempira (Gracias), Ocotepeque (Ocotepeque), Olancho (Juticalpa), Santa Bárbara (Santa Bárbara), Valle (Nacaome), Yoro (Yoro).

Link Utili

Ambasciata italiana in Tegucigalpa | Sito dell'ICE per l'Honduras | Vademecum per il Turista Italiano: è necessario il passaporto con validità residua di almeno tre mesi; verificare anche ulteriori informazioni sul Sito della Farnesina per l'Honduras

Come arrivare

  • Via mare: quattro porti sul Mar dei Caraibi, tra cui Puerto Cortes, il porto più grande e attrezzato dell'America centrale; i collegamenti per l'Europa avvengono con scalo a Miami. Dall'Estremo Oriente i collegamenti marittimi sono attraverso Panama.
  • Via aerea: cinque compagnie aeree servono i 4 aeroporti internazionali di Tegucigalpa, San Pedro Sula, La Ceiba e Roatan. I voli per Miami, New Orleans e Houston impiegano circa 2 ore.

Il Territorio

Il Paese confina con il Mar dei Caraibi a nord e nord-est, il Nicaragua a sud-est, a sud con il Golfo di Fonseca (Oceano Pacifico), El Salvador a sud-ovest e Guatemala a nord-ovest. Oltre l'80% del territorio honduregno è montuoso con un'altezza massima di 2.827 m, ricoperto da diversi tipi di vegetazione, tra cui pinete, foresta di mangrovie, foresta umida, foresta secca e foresta pluviale, con grande varietà di flora e fauna. L'Honduras può essere suddiviso in quattro distinte aree geografiche: gli altopiani interni, la Mosquito Coast, la costa dei Caraibi e la pianura nei pressi del Golfo di Fonseca. C'è anche un gruppo di isole al largo della costa settentrionale, le Islas de Bahía.

La maggior parte degli honduregni vivono negli altopiani interni, una zona di vulcani spenti. La Mosquito Coast, regione orientale caldo-umida di fitte foreste pluviali, è abitata per lo più dai Garifuna - meticci discendenti di africani e indios caraibici dell'isola di St.Vincent, deportati dagli inglesi in America Centrale verso la fine del XVIII secolo, e popolazioni indigene come i Pech e Miskito.

Il resto della costa caraibica settentrionale è caratterizzato da piantagioni di banane e canna da zucchero. La pianura del Pacifico è una stretta fascia costiera larga in media 25 km lungo il Golfo di Fonseca, molto fertile grazie al terreno di origine vulcanica; nel Golfo di Fonseca ci sono due isole con coni vulcanici alti circa 700 m, El Tigre e Zacate Grande.

Le isole del Golfo di Bahía, situate al centro di una barriera corallina nel Mar dei Caraibi, sono anch'esse di origine vulcanica; le isole maggiori - Roatán, Utila e Guanaja - sono caratterizzate da giungla nell'interno, palme da cocco e spiagge sabbiose lungo le coste; le acque circostanti sono frequentate da balene e squali.

Il Clima

Il clima dell'Honduras varia a seconda della regione. Negli altipiani interni la temperatura media è tra i 14 e 20° C per tutto l'anno. Le zone costiere invece sono calde e umide; la stagione delle piogge va da maggio a ottobre e la stagione secca da novembre ad aprile. L'area è soggetta a uragani e inondazioni. Nel 1974 10mila honduregni persero la vita nell'uragano Fifi, e nel 1998 l'uragano Mitch fece oltre 6mila vittime devastando edifici, strade e colture.

L'Economia

Con un PIL pro capite di 1829 dollari nel 2009, l'Honduras è tra i Paesi più poveri dell'emisfero occidentale, con il 65% della popolazione sotto la soglia della povertà. La situazione si è aggravata con la recessione economica globale e la crisi politica conseguente alla rimozione forzata del presidente Zelaya.

Storicamente dipendente dall'esportazione di prodotti agricoli, l'economia honduregna ha diversificato le proprie attività negli ultimi decenni creando una forte industria di export-processing ("maquila"), concentrata principalmente sull'assemblaggio di prodotti tessili e abbigliamento per la riesportazione verso gli Stati Uniti, sul cablaggio automobilistico e similari.

L'attività prevalente della popolazione è ancora tuttavia agricoltura e allevamento di sussistenza. A causa del forte rapporto commerciale con gli Stati Uniti, l'Honduras è stato colpito duramente dalla recessione economica americana, in particolare nel settore delle maquilas, in cui un crollo del 40% negli ordini ha portato al licenziamento di 30mila lavoratori nel 2008 e 2009 su una forza lavoro pre-crisi di 145mila unità.

Circa 1 milione di honduregni negli ultimi decenni sono emigrati negli Stati Uniti, e le loro rimesse sono la principale fonte di reddito estero e fattore importante di domanda interna con circa un quinto del PIL dell'Honduras.

Siti UNESCO Patrimonio dell'Umanità

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  • Il sito di Copán, città cerimoniale e centro di governo dell'antica civiltà Maya del periodo classico tra i secoli V e IX, situata nel dipartimento di Copán, Honduras occidentale, presso il confine con il Guatemala, lungo le rive del fiume Copan, che venne deviato nel 1940 per proteggere dall'erosione il sito archeologico. Le origini di Copan risalgono ad almeno 2000 anni fa, e la documentazione scritta copre gran parte del periodo classico ed è stata studiata nei minimi dettagli da epigrafisti e archeologi. Al momento si sono ricostruiti i periodi di regno dei vari sovrani e sono stati identificati oltre 4.500 edifici; tra i monumenti maggiori La Gran Plaza, decorata da stele e altari, l'Acropoli, numerosi templi e grandi altari decorati da bassorilievi e la celebre Escalinata de los Jeroglíficos, con i più importanti geroglifici mesoamericani.
  • La Riserva della Biosfera di Río Plátano, nella Mosquito Coast sulla costa caraibica, si estende per circa 5mila kmq e include sia le montagne che la foresta pluviale di pianura, in cui risiedono ancora circa 2mila indios delle tribù amerinde Miskito e Pesh e gruppi di Garifuna (discendenti degli Arawak caraibici ed Africani) e Ladino (=meticci o ispanici); la riserva è ricca di flora - con mangrovie, paludi, savana e foresta - e fauna, tra cui varie specie a rischio d'estinzione quali formichiere gigante, giaguaro, ocelot, margay (gatto di Wied), lamantino e tapiro. Nel territorio della riserva sono compresi oltre 200 siti archeologici, tra cui il primo approdo di Colombo sull'America continentale.

La Storia

I primi insediamenti umani in Honduras risalgono a circa 10.000 anni fa. In epoca pre-colombiana il Paese fu sede della civiltà Maya, cultura avanzata che fiorì in America centrale per centinaia di anni. La città Maya di Copán nella zona occidentale del Paese era centro d'arte, matematica e studi astronomici. Nella zona centro-occidentale viveva anche il popolo Lenca.

Il 30 luglio 1502 Cristoforo Colombo avvistò il suolo honduregno rivendicandone il territorio in nome dei suoi sovrani, Ferdinando d'Aragona e Isabella di Castiglia. Nel 1523 arrivò la prima spedizione di conquista spagnola al comando di Gil Gonzales de Avila. Nel 1524 sbarcò anche Cristobal de Olid, inviato da Hernan Cortes, che fondò autonomamente la colonia di Triunfo de la Cruz; per ristabilire la propria autorità Cortes inviò una nuova spedizione guidata da Francisco de las Casas. Olid venne tradito dai suoi uomini e assassinato. Cortes stabilì il governo nella città di Trujillo prima di tornare in Messico nel 1526; l'Honduras venne incluso nella Capitaneria Generale del Guatemala, mentre le città di Comayagua e Tegucigalpa si sviluppavano come centri minerari d'oro e argento; i coloni spagnoli costruirono piantagioni e chiese; gli indigeni, costretti a fornire manodopera gratuita, morirono in gran numero di malattie e maltrattamenti.

Nell'ottobre 1537 il capo dei Lenca, Lempira, guerriero di grande fama, era riuscito a unificare più di duecento tribù per organizzare la resistenza contro i conquistatori spagnoli. Dopo due anni di lotta Lempira accettò di negoziare con il Governatore Montejo, ma venne ucciso dagli spagnoli che poi soppressero la ribellione sconfiggendo gli indios a Tenampua, Guaxeregui e Ojuera.

Nel XVII secolo le miniere d'oro e argento erano esaurite e la Spagna perse interesse nella colonia; in questo periodo sorsero insediamenti britannici nelle Islas de la Bahía. Nel 1821 le Province Unite di Honduras, Nicaragua, El Salvador, Costa Rica e Guatemala dichiararono la propria indipendenza dalla Spagna e nel 1838 l'Honduras si staccò dalla federazione divenendo stato indipendente.

Verso la fine del XIX secolo alcune imprese americane, tra cui la Standard Fruit e United Fruit, acquistarono terreni in Honduras iniziando la coltivazione della banana e acquisendo grande potere economico nel Paese. Per gran parte del XX secolo, gli Stati Uniti utilizzarono l'Honduras come base militare per operazioni contro altri Paesi centroamericani. Nel 1969 scoppiò tra Honduras ed El Salvador una guerra detta Guerra de Fútbol, dai primi tumulti che avvennero allorché i tifosi salvadoregni attaccarono quelli dell'Honduras durante una partita di calcio; El Salvador bombardò poi gli aeroporti dell'Honduras. Anche se la guerra durò solo 100 ore, il trattato di pace venne firmato solo nel 1980, e la disputa territoriale all'origine della guerra fu risolta nel 1992 dalla UN World Court.

Fino al 1979 si alternarono varie giunte militari, cui fece seguito un trentennio di governi democraticamente eletti. Il 28 giugno 2009 il presidente in carica, Jose Manuel Zelaya Rosales, che aveva presentato progetti per cambiare la costituzione, venne deposto da un colpo di stato supportato dal Congresso Nazionale, e sostituito con Roberto Micheletti. La comunità internazionale condannò l'iniziativa, e con la mediazione degli Stati Uniti e del Premio Nobel per la Pace Oscar Arias si arrivò a nuove elezioni il 29 novembre 2009, in cui con larga maggioranza venne eletto Porfirio "Pepe" Lobo.