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Costa Rica

bandiera Costa Rica Paese centroamericano, pur occupando solo lo 0,03% della superficie del pianeta, ospita il 6% della biodiversità mondiale e il 25,58% del territorio è protetto
Il grande potenziale turistico è supportato dall'attenzione del Governo alla sostenibilità e dalla stabilità politica di cui gode dal 1949. Il territorio include foreste pluviali, vulcani, montagne e spiagge, parchi nazionali e riserve forestali.

In breve

Area: 51.100 km² -- Popolazione: circa 4.5 milioni di abitanti -- Densità: 85 abitanti per km² -- Governo: repubblica presidenziale -- Capitale: San José -- Lingua: spagnolo -- Religione: cattolica 86% -- Moneta: colón costaricano (CRC) -- Prefisso telefonico dall'Italia: + 00506 -- Prefisso telefonico per l'Italia: + 0039 -- Fuso orario: UTC-6 (7 ore in meno rispetto all'Italia -- Sigla automobilistica: CR -- Suffisso internet: .cr -- Membro di: ONU dal 1945 (tra i Paesi fondatori)

Costa Rica

Divisione amministrativa

Il Costa Rica comprende 7 province (suddivise in 81 cantoni e 421 distretti):
  • San José, la provincia più popolosa, è situata nella Meseta Central che si estende a nord-est, attraverso le imponenti montagne della Cordillera Central, e comprende parchi nazionali, riserve forestali e di terreni fertili ricchi di piantagioni di caffè.
  • Alajuela, la "Tierra de los Mangos" a confine con il Nicaragua, con un paesaggio naturale molto vario che comprende foresta pluviale, pianure e vulcani attivi.
  • Cartago, provincia relativamente piccola ma ricca di arte coloniale, è occupata dai monti della catena Central e della Cordillera de Talamanca con l'imponente Cerro Chirripó (3.600 m), il punto più alto del Costa Rica.
  • Heredia, con un'area di 2.656 kmq e una popolazione di circa 75mila abitanti, è la provincia più piccola, ricca di tradizione coloniale, montagne, foreste e molti "cafetales", antiche strutture per la torrefazione del caffè.
  • Guanacaste, la regione più secca del Costa Rica, famosa per le sue spiagge soleggiate, ricche di hotel, chalet e ristoranti, come Playa Panama a nord, Playa del Coco, Ocotal e Playa Hermosa; nell'interno la Cordillera de Guanacaste, con numerose montagne vulcaniche.
  • Puntarenas, la "Perla del Pacifico", è la provincia più estesa, con una superficie di 11.276 kmq ed una costa che si estende per oltre 700 km lungo il Pacifico al confine col Panama; il suo territorio comprende spiagge, parchi nazionali e riserve naturali di straordinaria importanza ecologica.
  • Limón, provincia caraibica con gran parte di territorio protetto, formato da una combinazione di giungla, montagne e spiagge.

Link Utili

Sito Ufficiale della Presidenza del Costa Rica | Ambasciata italiana in San Josè de Costa Rica | Sito dell'ICE per Costa Rica | Numeri Utili: emergenze 911 -- Vademecum per il Turista Italiano: è necessario il passaporto con validità residua di almeno 6 mesi; verificare anche ulteriori informazioni sul Sito della Farnesina per il Costa Rica

La Popolazione

La popolazione è in massima parte di origine europea o mestizo (meticci), 3% di origine africana. A differenza di altri Paesi dell'America centrale, i costaricani sono in gran parte di discendenza europea, soprattutto originari dalla Spagna, piuttosto che meticci. Si stima che il 10% - 15% della popolazione attuale sia di immigrati nicaraguensi, soprattutto di origine meticcia e in gran numero illegali. Una piccola minoranza del 3% è rappresentata dai discendenti dei lavoratori giamaicani, di lingua inglese, immigrati nel corso del XIX secolo. Meno dell'1% sono discendenti degli Amerindi sopravvissuti al contatto con gli europei.

Il Territorio

Il Costa Rica si estende dall'Oceano Pacifico al Mar dei Caraibi, distanti tra di loro in media 360 km, per cui in un solo giorno, percorrendo il Paese, si possono sperimentare gran varietà di paesaggi e microclimi.

Il Clima

il clima è temperato negli altopiani centrali, tropicale e subtropicale nelle aree costiere.

Città e Luoghi d'Interesse

  • San Jose è la capitale, con un'area metropolitana di 2,1 milioni di abitanti, comprendente anche le città di Alajuela, Cartago, Heredia. Altre città importanti al di fuori della zona di San Jose sono Puntarenas, Limon, e Liberia.
  • La città di Heredia, meglio conosciuta come la 'città dei fiori', fondata nel 1706, da circa 150 famiglie.
  • Il Parco Nazionale Liuto, santuario per migliaia di tartarughe che annualmente vengono a deporvi uova sulle spiagge.
  • Il Parco Nazionale Braulio Carrillo, con la ricchissima vegetazione della foresta pluviale tropicale, ospita centinaia di specie di piante e animali; tra le attrattive il vulcano Barva (2,906 m) nella parte occidentale e le molte cascate e fiumi, come il Sarapiqui, meta degli amanti del rafting e sport d'avventura.
  • La Reserva Biológica de Carara occupa un'area di 11.600 ettari di foreste e mangrovie.
  • Il Parco Nazionale Manuel Antonio, con splendide spiagge di sabbia bianca e centinaia di ettari di foresta pluviale, uno dei pochi habitat in cui vive ancora il Mono Titì (Saimiri oerstedii), una specie di scimmia scoiattolo.
  • Il Parco Nazionale Tortuguero nella provincia di Limón, il maggior sito di nidificazione per la tartaruga verde sulla costa atlantica del continente americano.
  • Il Parco Nazionale Corcovado, situato nel sud della provincia di Puntarenas, importante habitat per specie endemiche, come il rospo dorato, e il coccodrillo americano lungo il fiume Tárcoles.
  • Il Monumento Nazionale di Guayabo, tra i maggiori siti archeologici costaricani, alla periferia della città di Turrialba nella provincia di Cartago, con edifici di epoca pre-colombiana.
  • Numerosi vulcani attivi, tra cui il vulcano Irazu (3.432 m), visitato da migliaia di turisti ogni anno, nella provincia di Cartago, con cinque crateri ancora attivi, dl quale hanno origine molti corsi d'acqua che alimentano i bacini fluviali del Chirripó, Reventazon, Tárcoles e Sarapiquí. Il vulcano Arenal, con caratteristico profilo conico, ogni notte si illumina per le eruzioni e colate laviche e offre ai turisti uno show serale senza pari. Il vulcano Poas, nella Cordillera Central della provincia di Alajuela, con la vetta circondata da nuvole, è ricoperto da foreste e vegetazione che ospitano specie adattate all'habitat vulcanico.
  • Nella provincia di Limón, il Parco Nazionale di Cahuita, che include un tipico villaggio caraibico e un tratto importante di barriera corallina composta da diversi tipi di corallo e abitata da un'immensa varietà di pesci tropicali. A pochi km dal villaggio di Cahuita sorge Puerto Viejo, cittadina dove si può ammirare un bell'esempio di identità culturale caraibica, con i tipici carnevali tradizionali.
  • Il National Wildlife Refuge Gandoca Manzanillo, quasi al confine con il Panama, comprende un'area protetta di 4500 ettari di spiagge e mare, sito di riproduzione di quattro specie di tartarughe.
  • Le Sfere di Pietra (Esferas de Piedra) del Costa Rica, un gruppo di oltre cinquecento petrosfere situate principalmente nel sud del Paese, nella pianura alluvionale del Delta Diquís (la confluenza del Rio Sierpe e Rio Grande de Terraba), nella penisola di Osa e nell'Isola del Caño. Uniche al mondo per numero e perfezione, con dimensioni da 10 centimetri fino a sfere di 2,57 metri di diametro del peso di oltre 16 tonnellate, sono costituite per la maggior parte da pietre dure e granodioriti, gabbro, poche in roccia calcarea. Gli archeologi, attraverso la stratigrafia dei siti e altri oggetti rinvenuti nelle vicinanze, credono che le pietre siano state posizionate dagli indigeni tra il 300 a.C. e il 300 d.C. Oggi centinaia di queste sfere si trovano in collezioni private e musei sparsi in tutto il mondo. Molti miti sono sorti intorno a queste sfere, sul loro significato, i costruttori, le finalità e tecniche di costruzione e trasporto; tra le tante, che siano state realizzate dai superstiti di Atlantide, da processi geomorfici naturali, usando pozioni segrete per ammorbidire la pietra, da alieni, o che indicassero confini territoriali, simboli della divinità, porte per altre dimensioni. Le teorie più accreditate per l'archeologia ufficiale sono che segnassero i cicli astronomici agricoli o determinassero il rango sociale all'interno della tribù.

Siti UNESCO Patrimonio dell'Umanità

logo Unesco
  • La Isla del Coco, uno dei tredici distretti della Provincia di Puntarenas, è un'isola dell'Oceano Pacifico situata 532 km al largo della costa americana, interamente Parco Nazionale, abitata solo da guardie forestali, biologi, e ricercatori. Scoperta nel 1526 dal navigatore spagnolo Juan Cabezas, ha una superficie di 23,85 kmq, e si estende per 7,6 km in lunghezza e 4.4 km. Per il suo isolamento e stato di conservazione, l'Isola è un sito naturale di valore mondiale, con un endemismo importante e una biodiversità unica, laboratorio naturale ideale per la ricerca sull'evoluzione delle specie e il monitoraggio ambientale. Sono state identificate 235 specie di piante (70 endemiche), 362 di insetti (64 endemiche), una specie endemica di lucertola e una salamandra, 3 tre specie di ragni, 85 di uccelli (4 endemiche) 57 crostacei, 118 molluschi e oltre 200 pesci e 18 coralli. Nel 1997 è stata inclusa tra i Siti Patrimonio Naturale dell'Umanità.
  • Sito transnazionale Costa Rica e Panama, Reservas de la Cordillera de Talamanca – Parque Nacional de la Amistad, importante area con tracce delle glaciazioni del Quaternario, ha facilitato il contatto tra la flora e la fauna del Nord America e Sud America. La regione, abitata da quattro diverse tribù indigene, è coperta da foreste pluviali tropicali.
  • Area de Conservación Guanacaste Patrimonio UNESCO dal 1999, ampliato successivamente con l'area di Santa Elena, contiene importanti habitat naturali forestali, costieri e marini.

La Storia

I reperti archeologici testimoniano la presenza dell'uomo nel Paese già nel 6000 a.C. Cristoforo Colombo approdò in Costa Rica nel 1502, durante il suo quarto e ultimo viaggio nel Nuovo Mondo, e nel 1522 si ebbero i primi insediamenti spagnoli. La Spagna amministrò la regione come parte della Capitaneria Generale del Guatemala, sotto un governatore militare, e la chiamò "Costa Rica" sperando di trovarvi oro e altri minerali preziosi. Svanita tale aspettativa, l'economia si diresse soprattutto all'agricoltura.

Una serie di fattori, quali la piccola estensione delle proprietà terriere, la mancanza di una forza lavoro autoctona, l'omogeneità etnica e linguistica della popolazione, e l'isolamento dai grandi centri coloniali spagnolo Messicani e Andini permisero lo sviluppo di una società agraria autonoma, individualistica e notevolmente egualitaria. L'economia si ampliò con l'introduzione del XIX secolo delle coltivazioni di banana e caffè.

Nel 1821 il Costa Rica si unì alle altre province del Centro America in una dichiarazione congiunta di indipendenza dalla Spagna. Le province di nuova indipendenza si costituirono in una Federazione, ma esplosero molte dispute di frontiera, durante una delle quali il Costa Rica ottenne il Guanacaste dal Nicaragua. Nel 1838 il Costa Rica si ritirò dalla ormai inesistente Federazione Centroamericana e proclamò la propria indipendenza.

Nel 1899, con le prime elezioni democratiche, iniziò un'era pacifica, e la storia del XX secolo fu interrotta da due soli episodi negativi: nel 1917-1919 la dittatura di Federico Tinoc e, nel 1948, una guerra civile scatenata da una contestata elezione presidenziale; la guerra durò 44 giorni e fece più di 2.000 morti; la giunta sconfisse la ribellione dell'esercito ed elaborò una Costituzione nel 1953 che garantiva elezioni libere a suffragio universale e l'abolizione dell'esercito.

L'Economia

Il Costa Rica gode dello più alto reddito pro capite della regione centroamericana (US $ 10.569 nel 2009). Le risorse maggiori sono la fertilità del terreno, le frequenti precipitazioni, la popolazione ben istruita, e la sua posizione nell'istmo centroamericano, che fornisce un facile accesso ai mercati dell'America Settentrionale e Meridionale e, tramite gli oceani, ai continenti europeo e asiatico. Il Paese è apprezzato a livello internazionale per la sua forte politica ambientale, che, proteggendo oltre il 26% del territorio costaricano, salvaguarda oltre il 5% della biodiversità del mondo intero.

L'agricoltura produce banane, ananas e caffè, e la metà degli investimenti esteri nel settore provengono dagli Stati Uniti con le multinazionali Del Monte, Dole e Chiquita. Negli ultimi decenni del XX secolo il Costa Rica ha attratto investimenti da aziende come la Intel Corporation, Procter and Gamble, Boston Scientific, Allergan, e nel 2009 il Costa Rica è stato il quarto esportatore, in termini di volume, negli Stati Uniti.

Il paese ottiene circa il 99% di tutta la sua energia elettrica da fonti pulite. Il terreno scosceso e le abbondanti piogge hanno permesso la costruzione di una dozzina di centrali idroelettriche, che rendono il Paese in gran parte autosufficiente per quanto riguarda l'elettricità; anche se il Costa Rica dipende completamente dalle importazioni per i combustibili liquidi, il governo nel 2006 ha deciso coraggiosamente di non sfruttare i giacimenti di petrolio al largo delle sue coste atlantiche per motivi ambientali. Grazie al clima mite e ai venti alisei non sono necessari impianti di riscaldamento domestici né di condizionamento d'aria nelle città degli altipiani in cui risiede circa il 90% della popolazione, il che contribuisce al risparmio energetico.

Il Costa Rica è fortemente impegnato nelle politiche di libero scambio e ha firmato accordo bilaterali con molte nazioni. Nel 1998 ha aderito al CAFTA-DR, area di libero scambio tra Stati Uniti, Repubblica Dominicana e America Centrale, entrato in vigore nel gennaio 2009; è inoltre attivo nel gruppo di Cairns, che porta avanti la liberalizzazione del commercio agricolo globale nell'ambito del WTO. Nell'ottobre 2007 sono stati avviati i negoziati per un accordo commerciale Centroamerica - Unione europea, ratificato nel maggio del 2010 insieme a El Salvador, Guatemala, Honduras, Nicaragua e Panama, in vigore dal gennaio 2011. Nell'aprile sono stati firmati accordi di libero scambio con Cina e Singapore, e sono in corso negoziati con Corea del Sud e APEC.