LogoLogo

Colombia

bandiera ColombiaLa Colombia è il quarto paese per estensione nell'America latina, e terzo per popolazione di lingua spagnola nel mondo, dopo Spagna e Messico.
La grande diversità etnica, con discendenti degli abitanti originari, coloni spagnoli, africani introdotti come schiavi e nel XX secolo immigrati provenienti da Europa e Medio Oriente, ha prodotto un ricco patrimonio culturale, influenzato anche dalla varietà delle zone geografiche, con centri urbani sugli altopiani andini, foresta pluviale amazzonica, praterie tropicali e litorali sui Caraibi e sul Pacifico. Paese ricco di risorse quali caffè, fiori, smeraldi, carbone e petrolio, nella seconda metà del secolo XX è stato funestato da violenza intestina e criminalità legata ai cartelli della droga.

Colombia

Divisione amministrativa

La costituzione del 1991 ha diviso la Colombia amministrativamente e politicamente in 33 "divisioni": 32 dipartimenti, ciascuno con la propria capitale, e un distretto (Bogotà). Le origini degli attuali dipartimenti colombiani vanno ricondotte agli stati federali in cui era diviso il paese, chiamato Stati Uniti di Colombia, tra il 1861 e il 1886, anni in cui fu una una repubblica federale composta da nove "stati sovrani": Antioquia, Bolivar, Boyaca, Cauca, Cundinamarca, Magdalena, Panama, Santander e Tolima. Nel 1886 una nuova costituzione rinominò il paese in "Repubblica di Colombia" e trasformò gli Stati sovrani in "dipartimenti". Da tale data parti dei vari dipartimenti andarono a formare nuove entità territoriali denominate "intendencias" e "comisarías". La nuova costituzione del 1991 ha poi elevato queste ultime al rango di dipartimenti. Ecco come dagli Stati federali del 1886 si è passati agli attuali dipartimenti:
  • Bogotá D.F.: Bogotá D.C.
  • Stato di Antioquia: Antioquia, Caldas, Risaralda
  • Stato di : Atlántico, Bolívar, Córdoba, San Andrés y Providencia, Sucre
  • Stato di Boyacá: Arauca, Boyacá, Casanare
  • Stato di Cauca: Amazonas, Caquetá, Cauca, Chocó, Guainía, Guaviare, Nariño, Putumayo, Quindío, Valle del Cauca, Vaupés
  • Stato di Cundinamarca: Cundinamarca, Meta, Vichada
  • Stato di Magdalena: Cesar, La Guajira, Magdalena
  • Stato di Panamá: Panamá (nel 1903 si è separato dalla Colombia)
  • Stato di Santander: Norte de Santander, Santander
  • Stato di Tolima: Huila, Tolima

In breve

Area: 1,141,748 km² -- Popolazione: circa 46 milioni di abitanti (2012) -- Densità: 40 abitanti per km² -- Governo: repubblica presidenziale -- Capitale: Bogotà -- Lingua: spagnolo; inglese nelle isole caraibiche di San Andres e Providencia -- Religione: cattolica (90% nel 2012) -- Moneta: Peso colombiano (COP) -- Prefisso telefonico: dall'Italia +00 57 -- Prefisso telefonico: per l'Italia 9039 -- Fuso orario: UTC-5 (-6h rispetto all'Italia) -- Sigla Automobilistica: CO -- Suffisso internet: .co -- Membro di: OAS, ONU

Link Utili

Ambasciata italiana in Colombia | Sito dell'ICE per la Colombia | Vademecum per il Turista Italiano: è necessario il passaporto; verificare anche ulteriori informazioni sul Sito della Farnesina per la Colombia

La popolazione

La Colombia è il terzo paese dell'America Latina per popolazione, dopo Brasile e Messico, con 61 città di oltre 100.000 abitanti, e cinque città con oltre 1 milione. La popolazione è concentrata nei dipartimenti settentrionali e occidentali, mentre i nove dipartimenti delle pianure orientali, che costituiscono circa il 54% della superficie della Colombia, sono scarsamente popolati (meno del 3% della popolazione).

La diversità etnica e culturale della Colombia riflette le origini indigene (attualmente solo il 3%), europee (soprattutto spagnole), e africane dei suoi abitanti. Circa il 37% dei colombiani vive al di sotto della soglia di povertà, con grandi disparità di reddito e servizi sociali inadeguati.

Decenni di violenza dovuta a gruppi armati fuorilegge e cartelli della droga, e le molte violazioni dei diritti umani, hanno reso difficile la promozione di programmi sociali del governo e ostacolato il progresso nel migliorare la sicurezza dei cittadini, componente essenziale per la stabilità e la democrazia.

Il Territorio

Le zone litoranee sono per lo più pianeggianti, con vasto sviluppo costiero su Oceano Pacifico e Mar dei Caraibi. Il territorio è attraversato da tre grandi catene montuose parallele, con altopiani centrali e praterie orientali.

Il Clima

Tropicale sulla costa e nelle praterie orientali; più freddo sugli altipiani.

Città e Luoghi d'Interesse

  • La capitale, Bogotà (pop. 8.26 milioni di abitanti nel 2011);
  • altre città importanti: Medellin, Cali, Barranquilla, Cartagena.

Siti UNESCO Patrimonio dell'Umanità

logo Unesco
  • Porto, Fortificazioni e Gruppo di Monumenti di Cartagena - Situato in una baia caraibica, il porto di Cartagena comprende la serie più completa di fortificazioni del Sud America. La città è divisa in tre quartieri: San Pedro, con la cattedrale e molti palazzi in stile andaluso, San Diego, ex residenza di mercanti e piccoli borghesi, e il quartiere popolare del Getsemani.
  • Parco Nazionale di Los Katíos - Situato nel nord-ovest Colombia, il parco si estende per circa 72.000 ettari e comprende basse colline, boschi e pianure umide; ospita una eccezionale biodiversità, con numerose specie animali minacciate di estinzione e molte piante endemiche.
  • Centro storico di Santa Cruz de Mompox - Fondata nel 1540 lungo il fiume Magdalena, Mompox ha svolto un ruolo importante nella dominazione spagnola della regione settentrionale dell'America Latina. La città si è sviluppata crescendo parallelamente al fiume dal XVI al XIX secolo, e la sua via principale fungeva anche da diga di contenimento delle acque. Il centro storico ha conservato la sua integrità: la maggior parte degli edifici ancora conservano la loro funzione originaria, fornendo un quadro eccezionale di quello che poteva essere una città coloniale spagnola.
  • Parco Nazionale Archeologico di Tierradentro - Il parco raggruppa statue monumentali preispaniche e molti ipogei risalenti al VI - X secolo, con tombe sotterranee di grandi dimensioni (alcune larghe anche 12 metri) decorate con motivi che riproducono la decorazione interna delle abitazioni del periodo. Il parco testimonia la complessità e la ricchezza culturale di una società preispanica dell'area andina settentrionale.
  • Parco Archeologico di San Agustín - Situato al centro di un favoloso paesaggio naturale, il parco comprende il maggior gruppo di monumenti religiosi e sculture megalitiche in Sud America. Le divinità e creature mitologiche sono rappresentate con grande maestria e in diversi stili, dall'astratto al realistico. Queste opere testimoniano la forza creativa di una cultura che fiorì tra il I e l'VIII secolo nella regione andina settentrionale.
  • Sanctuario della Fauna e Flora di Malpelo - il Sito comprende l'isola di Malpelo (350 ettari) e la zona marittima circostante (857.150 ettari), e si trova 506 km al largo della costa colombiana. Il vasto parco marino, che è la zona più estesa soggetta a divieto di pesca in tutto il Pacifico tropicale orientale, rappresenta un habitat di vitale importanza per molte specie marine a rischio di estinzione, ed è un'importante area di biodiversità marina. Le zone intorno all'Isola proteggono le cernie giganti, i pesci volanti e rare specie di squali, e le acque profonde sono un rifugio per un gran numero di pesci pelagici e grandi predatori marini. Il litorale è considerato tra i più straordinari al mondo per le immersioni, grazie alla bellezza grotte e dei ripidi fondali.
  • Paesaggio Culturale Colombiano del Caffè - Il Sito è un esempio di paesaggio produttivo sostenibile, rappresentativo di una tradizione tipica della Colombia, ma anche di altre zone di coltivazione del caffè del mondo. Vi sono inclusi 6 paesaggi agricoli e 18 centri urbani nella Colombia occidentale, ai piedi della catena orientale e centrale delle Ande; vi si riflette una tradizione secolare di coltivazione del caffè strutturata in piccoli appezzamenti situati sopra le foreste, e l'adattamento degli agricoltori al difficile ambiente montano. Le aree urbane, situate principalmente sugli altipiani al di sopra delle piantagioni di caffè, sono caratterizzate dall'architettura coloniale tipica dello stao federale di Antioquia, con strutture in fango e pali intrecciati a formare le pareti, e tetti di piastrelle d'argilla.

La Storia

Durante il periodo pre-colombiano il territorio dell'attuale Colombia venne abitato da cacciatori nomadi e agricoltori e poi da alcune società indigene, tra cui i Muisca, Quimbaya e Tairona.

I Muisca erano un popolo di lingua Chibcha che formò la Confederazione Muisca degli altipiani centrali, dal nord del Boyacá al Páramo Sumapaz e dalle vette delle montagne orientali alla Valle Magdalena. I Quimbaya erano noti per la lavorazione dell'oro, e abitavano le aree corrispondenti ai moderni dipartimenti di Quindío, Caldas e Risaralda, intorno alla valle del fiume Cauca, in cui si stabilirono intorno al 1° secolo aC. I Tairona, che appartengono al secondo gruppo linguistico Chibcha (il primo è il Muisca), costituirono un gruppo di regni nella regione della Sierra Nevada da Santa Marta agli odierni dipartimenti di Cesar, Magdalena e La Guajira, a partire almeno dal 1° secolo dC.

Nel 1525 a Santa Marta venne fondato il primo insediamento spagnolo permanente. La città di Santa Fe de Bogotà fu fondata nel 1538 e divenne nel 1717 la capitale del Vicereame di Nuova Granada, che comprendeva gli attuali Colombia, Venezuela, Ecuador e Panama, e diventò uno dei tre principali centri amministrativi spagnoli nel Nuovo Mondo.

Il 20 luglio 1810 i cittadini di Bogotà costituirono un Consiglio autonomo, nel 1813 venne proclamata l'indipendenza, e nel 1819 venne istituita la Repubblica della Grande Colombia, che includeva tutto il territorio dell'ex Vicereame di Nuova Granada. Simon Bolivar fu eletto come primo presidente, con Francisco de Paula Santander come vice presidente. I contrasti tra i seguaci di Bolivar e Santander portarono alla formazione di due partiti politici principali, liberali e conservatori. I sostenitori di Bolivar, che formavano il nucleo del Partito Conservatore, volevano un forte governo centralizzato, alleanza con la Chiesa cattolica romana, e suffragio ristretto. I seguaci di Santander, precursori dei liberali, volevano un governo decentralizzato, il controllo dello Stato in materia di istruzione e di altre questioni civili e diritti di voto più ampi.

Nel corso dei secoli XIX e XX i due partiti si alternarono al potere, e la Colombia ebbe governi regolari e libere elezioni. Nonostante l'impegno a mantenere istituzioni democratiche, si diffuse una situazione conflittuale e violenta tra i due partiti, con due guerre civili: La Guerra dei Mille Giorni (1899-1903), che costò 100mila vite, e La Violencia (1946-1957), che causò 300mila morti.

La Violencia fu un sanguinoso conflitto esploso nel 1948 dopo l'assassinio del leader liberale Jorge Eliecer Gaitan. Nel 1950 il leader del Partito conservatore Laureano Gomez salì al potere, ma fu deposto da un colpo di stato militare guidato dal generale Gustavo Rojas Pinilla nel 1953. Nel 1957 Rojas fu rovesciato dai militari con l'appoggio dei partiti liberale e conservatore. Nel luglio del 1957, un'alleanza tra l'ex presidente conservatore Laureano Gomez (1950-53) e l'ex presidente liberale Alberto Lleras Camargo (1945-1946) portò alla creazione del Fronte Nazionale per porre fine alla violenza. In base all'accordo, la presidenza sarebbe stata determinata da regolari elezioni ogni 4 anni, e i due partiti avrebbero avuto parità in tutti gli altri incarichi. Tale sistema durò fino al 1978.

I successivi governi colombiani tentarono di negoziare la pace con le organizzazioni di guerriglia fiorenti nelle aree più remote e rurali, radicate nell'ideologia marxista e mobilitate dai leader studenteschi negli anni Sessanta. Nel 1984 il presidente conservatore Belisario Betancur negoziò un cessate il fuoco con le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (FARC) e la Alleanza Democratica (M-19), ma alla tregua non aderì l'Esercito di Liberazione Nazionale (ELN).

L'M-19 riprese la lotta nel 1985, e nel novembre dello stesso anno organizzò un attacco coordinato con i cartelli della droga al Palazzo di Giustizia di Bogotà, durante il quale ci furono 115 vittime, tra cui undici giudici della Corte Suprema. Il governo e l'M-19 negoziarono una nuova tregua nel marzo 1989, che portò a un accordo di pace e alla smobilitazione e reinserimento nella vita politica dell'M-19, che prese anche parte alle trattative per la nuova costituzione del 1991.

Nel 1990 Le FARC ripresero la lotta armata dopo l'assassinio di alcune migliaia di membri smobilitati dell'UP (Union Patriotica, il partito politico delle FARC). La costituzione del 1991 introdusse notevoli riforme nelle istituzioni politiche della Colombia, creando un Ispettore Generale, un Difensore Civico per i Diritti Umani, una Corte costituzionale, e un Consiglio Superiore della Magistratura. Vennero anche introdotti il divorzio civile, la doppia cittadinanza, e la creazione di un meccanismo giuridico ("Tutela") che consente ai cittadini di impugnare le decisioni del governo che ledano i loro diritti costituzionali. Lo Stato venne definito come pluri-etnico, con la creazione di appositi seggi al Congresso per le comunità indigene e afro-colombiane.

Dall'inizio degli anni '80, i successivi governi colombiani hanno dovuto fare fronte alle attività terroristiche e al traffico di droga dei guerriglieri di sinistra, all'ascesa di forze paramilitari di autodifesa, e alla criminalità organizzata dei cartelli della droga. Nel dicembre 1993, dopo l'uccisione di Pablo Escobar, leader del cartello di Medellin, gli atti di indiscriminata violenza si placarono per qualche tempo.

L'amministrazione del conservatore Andres Pastrana (1998-2002) per far fronte alle sfide crescenti attacchi dalle FARC e dell'ELN, alla diffusione della coltivazione di droga e alla crescita della criminalità ad essa associata, e alla conseguente espansione dei gruppi paramilitari, presentò un "Plan Colombia", un programma della durata di 6 anni, in cui si chiedeva il supporto della comunità internazionale. Il Plan Colombia era un programma globale per la lotta al traffico di stupefacenti, la ripresa economica, il rafforzamento delle istituzioni democratiche, il rispetto dei diritti umani, l'assistenza umanitaria alla popolazione. Il Plan Colombia è stato portato avanti anche dai due successivi presidenti, Uribe (2002-2019) e Juan Manuel SANTOS Calderon (dal 2010).