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Cile

bandiera CileTerra di contrasti e grande varietà ambientale con siti culturali unici, come l'Isola di Pasqua con i suoi enigmatici megaliti, località termali e percorsi enologici, il Cile occupa la parte sud-occidentale del'America Latina, con una longitudine continentale di circa 4,200 km (che arriva a 8,000 km se si considera il territorio antartico cileno).

In breve

Area: 756.950 km² (territorio continentale e isole); con il territorio antartico di km² la superficie totale è di 2,006,626 km² -- Popolazione: circa 17 milioni di abitanti (2009) -- Densità: 22 abitanti per km² -- Governo: repubblica presidenziale -- Capitale: Santiago (amministrativa); Valparaiso (legislativa) -- Lingua: spagnolo -- Religione: cattolica 76% -- Moneta: Peso cileno (CLP) -- Prefisso telefonico: dall'Italia 0056 (mobile 00569) -- Prefisso telefonico: per l'Italia 0039 -- Fuso orario: UTC-4 (da ottobre a marzo 4 ore in meno rispetto all'Italia; -6 nel periodo di ora legale italiano) -- Sigla Automobilistica: -- Suffisso internet: .cl -- Membro di: ONU, APEC, OAS, Mercosur

Link Utili

Ambasciata italiana in Santiago | Ambasciata del Cile in Italia | Sito dell'ICE per Cile | Servicio Nacional de Turismo en Chile (inglese e spagnolo) -- Vademecum per il Turista Italiano: è necessario il passaporto con validità residua di almeno 6 mesi al momento dell'ingresso nel Paese; verificare anche ulteriori informazioni sul Sito della Farnesina per Cile

Cile

Divisione amministrativa

Nel 1979 il Cile venne politicamente diviso in tredici regioni, ciascuna contrassegnata con un numero romano seguendo l'ordine da nord a sud, con l'eccezione della Regione Metropolitana di Santiago. Tuttavia con la creazione di due nuove regioni nel 2007 (Arica y Parinacota e Los Ríos) la progressione numerica ha perso significato ed è in corso di eliminazione. Attualmente il Paese comprende 15 regioni, suddivise in 54 province e 346 comuni in totale:
Arica y Parinacota (XV, Arica); Tarapacá (I, Iquique); Antofagasta (II, Antofagasta); Atacama (III, Copiapó); Coquimbo (IV, La Serena); Valparaíso (V, Valparaíso); Metropolitana de Santiago (RM, Santiago); Libertador General Bernardo O'Higgins (VI, Rancagua); Maule (VII, Talca); Biobío (VIII, Concepción); La Araucanía (IX, Temuco); Los Ríos (XIV, Valdivia); Los Lagos (X, Puerto Montt); Aisén del General Carlos Ibáñez del Campo (XI, Coihaique); Magallanes y de la Antártica Chilena (XII, Punta Arenas)

La Popolazione

Circa l'85% dei cileni vive nelle aree urbane, e il 40% nell'area metropolitana di Santiago. La maggior parte della popolazione è di origine spagnola, con un piccolo ma influente gruppo di immigrati irlandesi e inglesi. Nel 1848 iniziò anche l'immigrazione tedesca diretta soprattutto alle province meridionali di Valdivia, Llanquihue e Osorno. Altri gruppi significativi di immigrati sono gli italiani, croati, baschi e palestinesi.

Le popolazioni indigene del Cile, circa 800mila persone, in gran parte della tribù dei Mapuche, sono fra le fasce più povere della popolazione e vivono abbastanza isolate nella zona centro-meridionale. Gli indiani Mapuche (=gente della terra) vivono in abitazioni ("Rucas") in legno con tetto di paglia, e sono fortemente impegnati a mantenere viva la loro cultura e la lingua. Gli Aymara e i Diaguita si trovano principalmente nelle valli del deserto settentrionale.

Il Territorio

Il Paese ha forma lunga e stretta, e si estende da nord a sud tra la Cordillera delle Ande e l'Oceano Pacifico per 4264 km - occupando oltre la metà della costa occidentale del Sud America, con una larghezza media di soli 177 km da est a ovest. A nord confina con il Perù e a est con Argentina e Bolivia. Oltre alle Ande c'è lungo il Pacifico la Cordillera della Costa. Le aree montane ospitano una fauna tipica di fenicotteri, lama, alpaca, puma e vigogne.

Appartengono al Cile anche numerose isole, tra cui l'arcipelago di Juan Fernandez - su cui visse per vari anni il naufrago Alexander Selkirk, ispiratore del personaggio di Robinson Crusoe - le isole di San Felice, San Ambrosio, Desventuradas (4 isolette a 850 km dalla costa: San Ambrosio, San Felix, Islote González, Roca Catedral), Sala y Gomez (disabitata, 3,210 km ad ovest della costa), Rapa Nui (=Isola di Pasqua, 3,510 km dalla costa cilena).

Il territorio continentale cileno può essere distinto in cinque zone geografiche: il Grande Nord, il Piccolo Nord, le Valli Centrali, la Foresta e l'Estremo Sud. Nel Grande Nord si trova il deserto di Atacama, tra i luoghi più aridi della Terra, povero di flora e fauna ma ricco di rame e altri minerali. Procedendo verso sud c'è poi il Piccolo Nord, un tempo area mineraria dell'argento, in cui la popolazione si dedica prevalentemente alla coltivazione di frutta e cereali e all'allevamento del bestiame.

La Valle Centrale è il cuore cileno, con le tre città maggiori - Santiago, Valparaiso e Concepción, clima mite e terreni fertili in cui si coltivano grano, uva, arance, meloni, pomodori. La zona della Foresta, anche chiamata Distretto dei Laghi, è ricoperta da boschi e pascoli e ricca di laghi e vulcani, alcuni dei quali ancora attivi. L'Estremo Sud, che culmina con Cape Horn, costituisce un terzo della superficie del Cile, ma è abitato solo dal 3% della sua popolazione; è una regione di montagne, praterie, vulcani e ghiacciai, che ospitano condor, oltre 200 specie di pesci, colonie di pinguini e di leoni marini. I residenti sono dediti alla pesca o all'allevamento delle pecore, e vi sono anche importanti giacimenti di petrolio e altri minerali.

Il clima

Il Cile è a sud dell'equatore, quindi le sue stagioni sono opposte rispetto a quelle italiane: gennaio e febbraio sono i mesi più caldi, luglio e agosto i più freddi; inoltre le temperature scendono progressivamente procedendo verso sud. A causa della grande diversità del territorio, il clima delle varie regioni è determinato dalla posizione geografica, vicinanza al mare e altitudine. A nord le precipitazioni sono scarse, e la temperatura media di 16° C scende man mano che ci si avvicina alla Cordigliera delle Ande. Nella regione centrale la temperatura media è di 15° C, e le precipitazioni sono di circa 113 millimetri annui. Nel Centro-sud la temperatura media scende a 14° C con maggiore piovosità in inverno, in media 360 millimetri annui. Nel Sud le temperature medie scendono a 12° C le precipitazioni sono tra i 943 e 2,488 millimetri annui; infine nell'Estremo Sud la temperatura media annuale è di 9°C e la piovosità di 2,820 millimetri.

Festività

Le festività ufficiali cilene includono celebrazioni della Chiesa cattolica ed eventi importanti della storia del Cile, e nell'arco dell'anno sono: 1 gennaio Año Nuevo; Semana Santa in marzo o aprile; Día del Trabajo 1 maggio; Glorias Navales 21 maggio; San Pedro y San Pablo 29 giugno; Asunción de la Virgen 15 agosto; Día de la Independencia 18 settembre; Glorias del Ejército 19 settembre; Día de la Raza (Columbus Day) 12 ottobre; Todos los Santos 1 novembre; Inmaculada Concepción 8 dicembre; Navidad (Natale) 25 dicembre.

Città e Luoghi d'Interesse

    La capitale, Santiago, è anche la città maggiore e nella sua area metropolitana vive quasi un terzo di tutta la popolazione. Altre città sono Concepcion-Talcahuano (840mila abitanti), Viña del Mar-Valparaiso (800mila), Antofagasta (245mila), Temuco (230mila).
  • Il Deserto di Atacama, il più secco del mondo, una distesa senza fine di formazioni rocciose e sabbia senza piante o alberi e con pochi animali in grado di sopravvivere alle temperature estreme. Tuttavia a fine agosto si ricopre di brillanti fiori colorati in un fenomeno noto come "Desierto Florido", una meraviglia della natura determinata dall'umidità della "camanchaca", una nebbia costiera dinamica molto pesante, prodotta dall'anticiclone del Pacifico che penetra il deserto costiero, e che cambia spesso posizione da un anno all'altro.
  • Le numerose sorgenti termali, situate in quasi tutto il Cile, alimentate dall'alta attività geotermica del territorio, con piscine naturali e acque calde; molte delle località sono ad entrata libera.

Siti UNESCO Patrimonio dell'Umanità

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  • Il Campo Sewell, villaggio di minatori nella Cordillera delle Ande a 2.200 metri di altitudine, noto per la sua architettura unica come "città delle scale", ove vissero fino al 1968 migliaia di minatori con le loro famiglie.
  • Le Salitreras di Humberstone e Santa Laura, due saline abbandonate dell'epoca d'oro del nitrato, tra i secoli XIX e XX, allorché in Cile si estraeva il fertilizzante naturale fondamentale per lo sviluppo economico globale del tempo; i due insediamenti mostrano come l'uomo con sacrifici enormi riuscisse a sopravvivere nel deserto più arido del mondo.
  • L'Isola di Pasqua (anche chiamata Rapa Nui, Te Pito Te Ha Nua, oppure Ombelico del Mondo), magica isola nel Pacifico al largo delle coste del Cile, con i misteri archeologici dei Moai, le celebri sculture monumentali, l'antica scrittura, e la natura subtropicale sempreverde, terra di un popolo socievole e profondamente orgoglioso della propria cultura ancestrale.
  • Le Chiese di Chiloé, 16 chiese nell'area più meridionale dell'arcipelago Cileno, realizzate dalla Escuela Chilota de Arquitectura Religiosa en Madera.
  • Il centro storico di Valparaiso, città cosmopolita, che richiese nella sua costruzione tecniche ingegnose per adattarsi alla morfologia del luogo; nel centro storico convergono diversi stili architettonici nei vari palazzi ed edifici che raccontano il glorioso passato della città, un tempo primo porto del Pacifico.

La Storia

Secondo le più recenti ricerche archeologiche, i primi insediamenti umani in territorio cileno risalgono al 10.000 a.C. Prima dell'arrivo degli europei, il Cile era abitato dal popolo Mapuche, noto per la sua combattività, e la parte settentrionale era inclusa nell'Impero Inca del Perù. Il primo europeo a raggiungere il Cile fu nel 1520 il navigatore portoghese Ferdinando Magellano; circa trent'anni dopo gli spagnoli, dopo aver conquistato il Perù, iniziarono a porre insediamenti in Cile, costringendo gli indigeni a lavorare per loro e debellando gradualmente la resistenza dei Mapuche.

Il 10 settembre 1810 il Cile dichiarò la propria indipendenza, che solo dopo vari anni di lotta venne riconosciuta dalla Spagna, il 12 febbraio 1818; il primo presidente Bernardo O'Higgins, cercò di limitare il potere dei grandi latifondisti e della Chiesa cattolica.

Tra il 1879 e il 1883 il Cile combatté la Guerra del Pacifico contro Perù e Bolivia, sconfiggendo entrambi i Paesi e acquisendo ilcontrollo del deserto di Atacama, importante per i giacimenti di rame e nitrati - utilizzati come fertilizzanti ma anche per fabbricare esplosivi, i cui proventi diedero grande impulso alla crescita economica del Paese.

Durante la I Guerra Mondiale il Cile restò neutrale, traendo notevoli guadagni dalla crescente domanda di nitrati. Nel dopoguerra tuttavia l'esportazione tedesca di nitrati sintetici portò al crollo dell'industria cilena dei nitrati, ma durante la II Guerra Mondiale, il Cile tornò di nuovo a fornire nitrati e rame alle nazioni in guerra.

Nel 1970 venne eletto presidente Salvador Allende, il primo marxista a capo di un governo nell'emisfero occidentale, che diede il via a una serie di riforme miranti ad una maggiore giustizia sociale; molte industrie e alcune banche vennero nazionalizzate, e si diede inizio a una riforma agraria per assegnare la terra ai contadini.

Nel 1973 tuttavia un colpo di stato orchestrato dai generali dell'esercito rovesciò il governo Allende, formando una Junta guidata dal generale Augusto Pinochet. Gli oppositori vennero imprigionati, esiliati, o scomparvero senza che se ne sapesse più nulla. Pinochet privatizzò di nuovo le industrie nazionalizzate da Allende, impose un blocco dei salari e aumentò le esportazioni di frutta e prodotti della pesca; l'economia cilena tornò a crescere, ma il divario tra ricchi e poveri aumentò notevolmente. Nel 1988 un plebiscito popolare portò al crollo del regime, e nel 1989 venne eletto democraticamente un presidente civile.

L'Economia

Dagli ultimi due decenni del secolo XX il Cile ha perseguito una politica economica virtuosa, ricevendo un punteggio elevato dagli economisti e dalle agenzie di rating. Il ruolo del governo nell'economia è per lo più limitato alla regolamentazione, anche se lo stato continua a gestire il gigante del rame CODELCO e qualche altra impresa, ma non esiste una banca statale. Fortemente impegnato nell'import-export, il Paese ha accordi commerciali con 59 paesi, accordi di libero scambio (Free Trade Agreement) con Stati Uniti, Australia e Turchia. Il Cile ha superato la peggiore crisi economica globale del XXI secolo tornando nel 2010 ad una crescita del 3,4%.

I problemi maggiori sono la disoccupazione (11% nel 2009) e la legislazione del lavoro complicata e restrittiva, anche se la percentuale di cileni con reddito al di sotto della soglia di povertà è passata dal 46% nel 1987 al 18% circa del 2005. Oltre alla stabilità economica e politica, il governo cileno ha promosso il Paese come "piattaforma di investimento" per le società multinazionali che prevedono di operare nella regione, offrendo agli investitori stranieri lo stesso trattamento dei cileni, il che ha portato nel 2008 ad una crescita degli investimenti esteri del 64%. Un duro colpo all'economia cilena è stato inferto tuttavia dal terremoto del 27 Febbraio 2010, i cui costi per il soccorso e la ricostruzione si prevedono superiori a decine di miliardi di dollari.