Mauritius
In breve
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Divisione amministrativa
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L'isola di Mauritius è divisa in 9 distretti: Black River, Flacq, Grand Port, Moka, Pamplemousses, Plaines Wilhems, Port Louis (con la capitale), Rivière du Rempart, Savanne.
- l'isola di Rodrigues, 560 km a nord-est di Mauritius, che gode di una limitata autonomia;
- le due piccole isole delle Agalega, circa 933 km a nord di Mauritius;
- le Carajos Cargados, o isole di Saint Brandon, circa 402 chilometri a nord di Mauritius.
Mauritios rivendica la sovranità anche sull'arcipelago delle Chagos, che sono incluse nel British Indian Ocean Territory.
Il Paese comprende anche 3 dipendenze:
La Popolazione
Il Territorio
Il Clima
Città e Luoghi d'Interesse
- La Capitale, Port Louis, è anche la città maggiore con circa 150mila abitanti; seguono Beau Bassin e Rose Hill (105mila), Vacoas-Phoenix (101mila), Curepipe (82mila), Quatre Bornes (77mila).
- Chamarel, nel sud-ovest, è sede di due meraviglie naturali - la magnifica cascata e le terre colorate, originatesi da rocce vulcaniche che, raffreddandosi a diverse temperature, hanno dato forma a strati separati di sette colori diversi; nel corso dei millenni, le rocce si sono polverizzate in sabbie che hanno la proprietà sorprendente di concentrarsi in strati distinti per colore anche se rimescolate.
La Storia
Durante le guerre napoleoniche fu utilizzata dal governo francese come base navale, e nel 1810 venne conquistata dagli inglesi, cui passò definitivamente con il trattato di Parigi quattro anni dopo. Tuttavia l'isola conservò le istituzioni legislative e la lingua francese, che è tuttora più diffusa dell'inglese. Nel 1947 si tennero le elezioni per la nuova Assemblea costituente, avviando una prima fase di autogoverno. Dopo il 1961 prese sempre maggior forza il movimento per l'indipendenza, che venne raggiunta il 12 marzo 1968.
Siti UNESCO Patrimonio dell'Umanità
- Aapravasi Ghat, nel distretto di Port Louis, sito scelto nel 1834 dal governo britannico per "il grande esperimento" l'uso di forza lavoro in sostituzione degli schiavi. Tra il 1834 e il 1920 quasi mezzo milione di lavoratori a contratto arrivarono ad Aapravasi Ghat dall'India per lavorare nelle piantagioni di zucchero di Mauritius o essere trasferiti a Reunion, in Australia, Africa meridionale e orientale o nei Caraibi. Gli edifici di Aapravasi Ghat sono tra le prime manifestazioni esplicite del sistema economico globale e di una delle maggiori migrazioni della storia.
- Il Paesaggio Culturale di Le Morne, nel distretto di Black River; Le Morne è una ripida montagna che si protende nell'Oceano Indiano a sud-ovest di Mauritius, utilizzata come rifugio da schiavi fuggiaschi (chiamati maroon in inglese, marron in francese), nel corso dei secoli XVIII e XIX. Protetti dalla montagna isolata, da boschi e inaccessibili dirupi, gli schiavi fuggiaschi formarono piccoli insediamenti nelle grotte e sulla cima di Le Morne. Le tradizioni orali associati ai maroons hanno fatto di Le Morne un simbolo della lotta degli schiavi per la libertà, delle loro sofferenze e sacrificio, per tutti i paesi da cui provenivano gli schiavi - continente africano, Madagascar, l'India, Sud-est asiatico. Mauritius, tappa importante nel commercio di schiavi orientali, divenne famosa come "repubblica Maroon" per il gran numero di fuggitivi che vivevano sul massiccio di Le Morne.
L'Economia
Nel 2009 la Banca Mondiale ha collocato Mauritius al primo posto in Africa e al 24° nel mondo per la facilità di investimento e commercio. Grazie alla lunga tradizione di imprenditoria privata, le imprese che entrano nel mercato trovano infrastruttura ben sviluppate nel settore legale, commerciale e digitale, con pochissima ingerenza di burocrazia statale, in quanto il governo controlla direttamente o attraverso aziende parastatali i servizi di utilità chiave, inclusi elettricità, acqua, acque reflue, servizi postali, e radiodiffusione.