Lesotho
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La capitale Maseru è anche la maggiore città com circa 170mila abitanti; altre città includono Leribe (35mila abitanti), Mafeteng (32mila), Teyateyaneng (22mila) e Mohale's Hoek (18mila).
L'Economia
L'acqua è la maggiore risorsa, e viene sfruttata attraverso il Lesotho Highlands Water Project (LHWP), avviato nel 1986, per catturare, immagazzinare e trasferire l'acqua dal bacino dell'Orange River al Free State e all'area di Johannesburg del Sudafrica. Il progetto ha reso il Lesotho quasi completamente autosufficiente dal punto di vista energetico, generando anche introiti dalla vendita di elettricità e acqua al Sud Africa. Grazie anche agli aiuti di Stati Uniti, Banca mondiale, Unione europea e Repubblica popolare cinese, il Lesotho ha attuato un progetto di sviluppo manifatturiero diventando il principale esportatore di abbigliamento verso gli Stati Uniti dall'Africa sub-sahariana.
Il Paese è membro della Unione doganale dell'Africa australe (SACU), cui appartengono anche Botswana, Namibia, Sudafrica e Swaziland, in cui vige una zona monetaria comune (CMA) di circolazione del rand sudafricano. del Lesotho, il Loti (LSL) è parificato al Rand sudafricano (ZAR).
La Storia
A partire dal 1830 i boeri invasero il Paese in cerca di nuovi insediamenti. Il re Moshoeshoe chiese aiuto all'Impero Britannico, e nel 1843 firmò un trattato di protezione con la colonia britannica del Capo, trattato che venne sciolto nel 1857. Nel 1865 un nuovo attacco da parte delle forze boere costrinse Moshoeshoe a cedere la maggior parte delle aree fertili dell'Highveld al Libero Stato di Orange. A quel punto intervennero gli inglesi, temendo l'espansione dello Stato Boero, e nel 1868 posero il "Basutoland" sotto protettorato britannico. Il re Moshoeshoe riuscì a garantire l'autonomia del suo regno, ma un anno dopo la sua morte nel 1870 Basutoland fu annesso alla Colonia del Capo.
Il Lesotho ottenne l'indipendenza dalla Gran Bretagna il 4 ottobre 1966. Nel gennaio 1970 si tennero le prime elezioni post-indipendenza: il partito in carica, il Basotho National Party (BNP), sembrava destinato a perdere quando il Primo Ministro Leabua Jonathan annullò le elezioni, arrestò la leadership del partito avversario, il Basotho Congress Party (BCP) e governò fino al gennaio 1986 quando fu deposto da un colpo di stato militare.
La Giunta militare diede poteri esecutivi al re Moshoeshoe II, fino ad allora solo capo di stato, ma nel 1990 il re fu costretto all'esilio dopo un litigio con l'esercito, e salì al trono il figlio Letsie III. Nel 1993 la giunta affidò il potere a un governo del BCP democraticamente eletto. Nell'agosto 1994 Letsie III organizzò un colpo di stato sostenuto dai militari deponendo il governo BCP, ma gli Stati membri della Southern African Development Community (SADC) avviarono negoziati per reintegrare il governo legittimamente eletto. Dopo lunghe trattative, nel 1995 il governo del BCP fu ripristinato e il re abdicò in favore del padre, ma Moshoeshoe II morì in un incidente stradale nel 1996 e di nuovo gli successe il figlio, Letsie III.
Nel 1997 il BCP si divise per controversie sulla leadership, e il primo ministro Ntsu Mokhehle, seguito dalla maggioranza del Parlamento, formò un nuovo partito, il Lesotho Congress for Democracy (LCD), che vinse le elezioni del 1998 sotto la guida di Pakalitha Mosisili, succeduto a Mokhehle come leader di partito. Nonostante le elezioni si svolgessero sotto la supervisione di osservatori locali e internazionali, i partiti di opposizione non accettarono il verdetto delle urne, scatenando proteste e manifestazioni violente fuori del palazzo reale nell'agosto 1998, seguite da un ammutinamento dei ranghi più giovani delle forze armate.
A quel punto il governo chiese l'intervento della SADC di intervenire per impedire un colpo di stato. Nel settembre del 1998 una task force del Sud Africa e del Botswana entrò nel Lesotho tenendo sotto controllo militare il Paese; al loro ritiro nel maggio 1999 ci fu un periodo di saccheggi e uccisioni. I partiti politici concordarono una riforma elettorale e si tennero nuove elezioni nel maggio 2002, con l'ennesima vittoria dell'LCD, che formò un nuovo governo, riconfermato anche nel 2007.